L'ANALISI
IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO
15 Giugno 2025 - 05:20
CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ di questa settimana è la dottoressa Martina Liuzzi, medico allergologo della Pneumologia dell’Ospedale di Cremona.
Che cosa sono le allergie respiratorie?
«Con allergia si intende una risposta anomala e sproporzionata del sistema immunitario verso sostanze solitamente innocue, chiamate allergeni. Nelle allergie respiratorie, l’esposizione avviene per via aerea: pollini, muffe, polveri sono gli agenti più comuni. Dopo una prima sensibilizzazione, le esposizioni successive scatenano sintomi caratteristici. Se è coinvolta la mucosa nasale si parla di rinite allergica, con rinorrea, starnuti, prurito e ostruzione nasale. Quando l’infiammazione riguarda le vie aeree inferiori, si può arrivare ad asma, tosse secca, respiro sibilante e anche senso di oppressione toracica».
Quali sono i più importanti allergeni stagionali?
«Tra gli allergeni stagionali, i pollini sono i principali responsabili. Si tratta del seme maschile della pianta, rilasciato nell’aria soprattutto attraverso l’impollinazione anemofila, capace di trasportare grandi quantità di polline su lunghe distanze. Ogni pianta ha un proprio calendario di fioritura, influenzato anche dal cambiamento climatico. Nel Nord Italia, tra gli allergeni più comuni ci sono il nocciolo e la betulla nei primi mesi dell’anno, seguiti da cipresso, graminacee (come orzo, segale e avena), olivo e frassino tra primavera e inizio estate. In autunno dominano ambrosia e artemisia, mentre la parietaria, più diffusa al Sud, ha una fioritura molto lunga, da febbraio a novembre».
E quali sono invece gli allergeni perenni?
«Gli allergeni perenni includono derivati epidermici di animali, acari della polvere e muffe. Per quanto riguarda gli animali domestici, gli allergeni non si trovano tanto nel pelo quanto nella saliva, urina ed epidermide: particelle leggere e persistenti nell’aria, anche in assenza dell’animale. Gli acari della polvere sono microscopici aracnidi che si nutrono di cellule epiteliali e si trovano nei tessuti come materassi e tappeti. L’allergene si concentra nelle loro feci e prolifera in ambienti umidi e caldi, tra i 18 e i 27°C. Infine le muffe, soprattutto l’alternaria, sono presenti nel terreno, legno, foglie e possono penetrare negli ambienti domestici annidandosi su tende, tappeti, soffitti. Anche queste sono presenti tutto l’anno».
Ci sono comportamenti che possono aiutare a ridurre l’esposizione a questi allergeni?
«Sì. Per quanto riguarda i pollini, è utile consultare i calendari pollinici—disponibili anche in app—per sapere quando la concentrazione è più alta. Durante le giornate calde e ventose, si consiglia di tenere chiuse le finestre nelle ore centrali e di evitare giardinaggio vicino a piante in fioritura. Dopo attività all’aperto, può essere utile cambiarsi e lavarsi i capelli. In auto, meglio tenere i finestrini chiusi e usare filtri antipolline. Per gli acari, è fondamentale ridurre l’umidità in casa, lavare frequentemente la biancheria ad alte temperature, usare coprimaterassi antiacaro e limitare i tessili inutili. Infine, per le muffe, è bene controllare l’umidità (ideale sotto il 50%), arieggiare regolarmente e prestare attenzione agli ambienti umidi come bagni e cantine».
Quali terapie sono disponibili per chi soffre di allergie respiratorie?
«Le terapie più efficaci si basano innanzitutto sull’evitamento degli allergeni, ma spesso è necessario un trattamento farmacologico. Antistaminici e corticosteroidi nasali sono i farmaci più usati per ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi nasali. In caso di asma, si possono prescrivere broncodilatatori e corticosteroidi inalatori. Nei casi più complessi, si ricorre alla immunoterapia specifica (desensibilizzazione), che consiste nella somministrazione graduale dell’allergene per ‘rieducare’ il sistema immunitario e ottenere una riduzione della risposta allergica nel tempo. Questa terapia può durare alcuni anni e richiede un’attenta valutazione specialistica».
La rubrica è realizzata in collaborazione con Asst Cremona e può essere ascoltata sul sito internet del quotidiano La Provincia e anche sul suo canale YouTube.
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