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IL MEDICO RISPONDE: IL VIDEO

Dolori addominali, diarrea e dimagrimento: quando l’intestino nasconde una malattia cronica

Sintomi diversi per colite ulcerosa e malattia di Crohn. Tra esami, ecografia e terapie biologiche, a Cremona un ambulatorio dedicato alla presa in carico completa. Supporto multidisciplinare

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

08 Giugno 2025 - 05:20

CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ di questa settimana è la dottoressa Imma Di Luna, gastroenterologa della Gastroenterologia dell’Ospedale di Cremona.

Come si manifestano le malattie infiammatorie croniche intestinali?
«Nella colite ulcerosa i sintomi principali sono diarrea ematica, cioè con sangue, accompagnata da urgenza evacuativa. Nella malattia di Crohn, invece, la diarrea è spesso senza sangue, ma associata a dolore addominale e perdita di peso importante, legata a un malassorbimento intestinale».

Quando si sospetta una diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale?
«Il sospetto nasce soprattutto nei pazienti giovani, con età media d’insorgenza tra i 30 e i 40 anni, specie se esiste familiarità. Pur non essendo malattie genetiche, c’è una predisposizione: il rischio aumenta se ci sono parenti di primo grado affetti. Inoltre, si associano spesso ad altre malattie autoimmuni come psoriasi, tiroiditi o disturbi reumatologici».

Come si arriva alla diagnosi?
«Si parte con esami del sangue e delle feci per valutare lo stato infiammatorio. L’esame di riferimento è la colonscopia, con biopsia, che consente di diagnosticare la colite ulcerosa. Per la malattia di Crohn, la colonscopia è utile, ma non sempre sufficiente, perché può colpire tutto il tratto gastrointestinale, anche il digiuno o il duodeno. In questi casi servono ulteriori esami: risonanza magnetica, videocapsula endoscopica, ed ecografia delle anse intestinali, che oggi ha un ruolo sempre più importante grazie alla sua natura non invasiva».

Quali servizi sono attivi presso la Gastroenterologia dell’ospedale di Cremona?
«Abbiamo un ambulatorio dedicato ai pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali e un servizio infusionale per somministrare farmaci biologici. C’è anche un servizio di endoscopia per diagnosi e monitoraggio e un ambulatorio settimanale per l’ecografia delle anse intestinali».

Quali terapie sono disponibili?
«Oltre ai farmaci convenzionali, come mesalazina e cortisone, utilizziamo diversi biologici per Crohn e colite ulcerosa. Possono essere somministrati per via endovenosa, sottocutanea o orale. Quest’ultima opzione, con compresse, migliora l’aderenza terapeutica del paziente».

Chi si occupa della presa in carico del paziente?
«È fondamentale un approccio multidisciplinare: gastroenterologo, reumatologo, dermatologo e medico di base, che ha un ruolo chiave nell’invio precoce e nel monitoraggio. Importante anche la collaborazione con i chirurghi, nei casi in cui la terapia farmacologica non sia sufficiente».

Quanto influiscono queste malattie sulla qualità della vita?
«In modo significativo. Le limitazioni possono riguardare lavoro, socialità e quotidianità, specie se la malattia non è diagnosticata o trattata in modo tempestivo. Anche i familiari sono coinvolti nella gestione. Per questo è essenziale agire presto, per mantenere una qualità di vita paragonabile a chi non ne è affetto».
Ci sono restrizioni dietetiche o farmaci da evitare?
«, consigliamo una dieta povera di fibre, con limitazione di frutta, verdura e legumi. Vanno evitati i FANS, perché possono provocare riacutizzazioni. Nei pazienti con Crohn è essenziale non fumare: il fumo è uno dei principali fattori di rischio per la riattivazione della malattia».

Quali sono le prospettive per il futuro?
«Il nostro centro sta crescendo: sempre più pazienti arrivano anche da fuori provincia. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento per il sud-est lombardo, in rete con i centri più avanzati, per garantire ai pazienti le migliori cure possibili».

La rubrica è realizzata in collaborazione con Asst Cremona e può essere ascoltata sul sito internet del quotidiano La Provincia e anche sul suo canale YouTube.

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