L'ANALISI
29 Settembre 2024 - 05:30
CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è il dottor Leonardo Quartieri, medico radiologo senologo di Area Donna dell’Ospedale di Cremona e dell’Oglio Po.
Ottobre è il mese per la prevenzione del tumore al seno. Il dottor Quartieri fa parte della Breast Unit dell’Asst di Cremona che comprende l'Area Donna di Cremona e la senologia dell'Ospedale Oglio Po. La Breast Unit, diretta dal professor Daniele Generali, è formata da un team multidisciplinare dedicato di medici e personale infermieristico, con discussione settimanale dei casi, rappresentando un’eccellenza nel trattamento del tumore al seno, dalla diagnosi ai successivi vari piani terapeutici.
Perché è importante la prevenzione senologica?
«La prevenzione è importante soprattutto dal punto di vista radiologico per la diagnosi di tumori molto piccoli che tendenzialmente non si palpano, ma soltanto alcuni strumenti possono evidenziarli. Una diagnosi precoce riduce drasticamente la mortalità delle pazienti. La mammografia, in particolare, è l’esame standard dai 40 anni. Quella di screening coinvolge con richiamo annuale le donne dai 45 ai 49 anni, mentre dai 50 ogni due anni. È corretto, in ogni caso, iniziare a fare l’esame a partire dai 40 anni. A completamento della mammografia, strumento standard - che ci dà già tutte le informazioni - c’è l’ecografia».
Sotto i 40 anni che cosa si può fare?
«Non c’è un’indicazione particolare a fare controlli se non l’autopalpazione del seno, da eseguire alla fine del ciclo mestruale, e la visita senologica con eventualmente l’ecografia quando si avvertono noduli che magari non c’erano. È chiaro che nel momento in cui ci fosse un sospetto all’esame ecografico si procede con la mammografia».
Che cosa trovano le pazienti nell’Area Donna?
«Trovano appunto un team multidisciplinare, costituito da medici radiologi, chirurghi, anatomopatologi, oncologi, radioterapisti, personale infermieristico e tecnico. Il nostro centro ha la certificazione europea Eusoma. Il team collabora dalla diagnosi al trattamento chirurgico, fino a quello chemioterapico, farmacologico».
Qual è la raccomandazione che si sente di fare alle donne?
«Di eseguire la mammografia dai 40 anni in poi, di aderire allo screening ogni anno dai 45. L’ecografia è a discrezione del medico radiologo in base alle caratteristiche del seno, grande, molto ghiandolare, adiposo, denso, esame sempre complementare però alla mammografia».
La rubrica, realizzata in collaborazione con Asst Cremona, può essere ascoltata sul sito del giornale e sul suo canale YouTube.
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