L'ANALISI
18 Giugno 2025 - 05:20
CREMA - L’intuizione di un uomo, arrivata da un’esperienza di vita personale, conoscenze di elettronica e meccanica e «tanta voglia di aiutare le persone in situazioni delicate»: da qui è nata l’‘Officina dell’aiuto’, un’organizzazione di volontariato voluta in città nel 2014 da Giacomo Manfredini e oggi presieduta da Giacomo Bianchessi. Da Spino d’Adda a Castelleone, attraversando tutto il cremasco, ogni giorno i dodici volontari dell’‘Officina dell’aiuto’ si dedicano ai concittadini più anziani o malati attraverso un servizio di noleggio gratuito di strumenti ortopedici e ausili medicali — comprensivo di consegna e ritiro – e il servizio di assistenza alle cure palliative. «Solo nel 2024 abbiamo gestito più di mille viaggi percorrendo tutti i paesi cremaschi, aiutando un totale di 550 famiglie con membri anziani, disabili, convalescenti, malati a lunga degenza» racconta Bianchessi, proseguendo con un salto tra gli anni: «Da quando io, Giacomo e un nostro amico, con l’aiuto di Auser Crema, abbiamo aperto l’‘Officina dell’aiuto’ non ci siamo mai fermati, nemmeno durante la pandemia. Nei primi tempi gli ausili ci venivamo prestati dall’associazione ‘Donatori del tempo libero’ di Cremona, poi sono arrivate le prime donazioni da parte di strutture mediche e privati che hanno perso un familiare».
Tra i più recenti ‘nuovi acquisti’ del gruppo c’è Giuseppe Rossello, già volontario autista per il 118. «Volevo fare qualcosa per aiutare le persone e ‘muovere le mani’. Qui c’è bisogno di un volontariato diverso rispetto ad altri posti: sfruttiamo le conoscenze tecniche che abbiamo in elettronica e meccanica per manutenere le carrozzine, i letti elettrici e tutti i vari ausili medicali che ci vengono donati». Ogni dispositivo, appena rientra dal prestito, viene sottoposto a un processo di sanificazione e a conseguenti verifiche tecniche, superate le quali viene dichiarato idoneo a tornare in magazzino: «Parti meccaniche, elettriche, ruote, braccioli, dedichiamo attenzione a tutto per evitare inconvenienti in futuro» precisano Angelo Uberti e Federico Piloni.
«Capita spesso che il nostro servizio venga segnalato alle famiglie da medici e infermieri durante la dimissione. In poche ore evadiamo qualsiasi richiesta, sopperendo ai ben più lunghi tempi di attesa richiesti dai servizi pubblici». Sotteso, ma fortemente presente, è l’aspetto dell’impatto ambientale e del riuso. «Raccogliendo ausili medici e ortopedici inutilizzati evitiamo che vengano buttati o abbandonati da chi non sa dove destinarli e riusciamo ad aiutare decine di persone in situazione di bisogno». La voglia di aiutare, rendersi utili e migliorare sempre più il servizio reso fanno proiettare lo sguardo al futuro: «Ci piacerebbe avere un nostro spazio, idoneo ad essere utilizzato come magazzino per tutta l’attrezzatura medicale che mobilitiamo, anche per poterci muovere in sicurezza» confessano Bianchessi e Rossello. E poi i giovani «Vorremmo poter coinvolgere i giovani che ci cercano. Qui lo spazio è poco e siamo costretti a rifiutare tutte le richieste di Ptco che arrivano dagli studenti cremaschi, sprecando preziosi momenti di contatto tra generazioni».
Mediagallery
TRA CASALMAGGIORE E COLORNO. IL VIDEO
Prossimi EventiScopri tutti gli eventi
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 12:00
Con i violini Clisbee 1669 e Vesuvio 1727
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 14:15
Tipologia
Data di inizio 6 settembre 2025 - 16:30
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris