L'ANALISI
14 Giugno 2025 - 05:20
I volontari Anffas accompagnano la collettività verso un’emancipazione sociale e culturale dalla disabilità
CREMA - La paura della disabilità si sconfigge attraverso la contaminazione culturale: ne è certa Laura Bonomi, assistente sociale e responsabile del coordinamento dei volontari di Fondazione Alba Anffas Crema Onlus. Bonomi è la figura di riferimento per tutti i settanta volontari che supportano gli educatori nelle attività proposte. È lei ad accogliere chi desidera diventare volontario, a introdurre la realtà Anffas e a monitorare le esperienze di ognuno al fine di valorizzare l’individualità. «Ogni persona ha un percorso individuale costruito sulla propria sensibilità e la propria disponibilità» spiega Bonomi.
«C’è chi già conosce la disabilità, chi desidera imparare a conoscerla e chi semplicemente ha voglia di rendersi utile. Il nostro interesse primario è che ogni volontario, dedicandoci il proprio tempo, stia bene e si senta bene». Non percorsi prestabiliti tra i quali orientarsi, dunque, ma esperienze costruire intorno alla persona: «Ogni volontario è indispensabile per il contributo che porta quando si sente valorizzato».
La regola è ‘learn on job’, imparare facendo. «Si parte sempre da piccole cose e turni brevi – spiega Serena Pedrinazzi, responsabile dei servizi diurni – e via via si cresce perché è l’esperienza diretta insieme agli operatori, più di tanti corsi di formazione preparatori, ad insegnare davvero come relazionarsi con le diverse forme di disabilità». I volontari, proseguono, «sono la risorsa più preziosa che si può avere quando si lavora con la disabilità perché portano spontaneità e frammenti di vita vera».
Oltre ai volontari ‘ordinari’, impegnati in vari progetti durante tutto l’anno, ci sono i volontari – più di cento persone di ogni fascia d’età – che rendono possibile ‘PolentAnfass’, un momento fondamentale per «creare una contaminazione sociale e culturale nel tessuto cittadino» che si rinnova da sedici anni. E poi la vacanze estiva a Bellaria, probabilmente l’appuntamento annuale più atteso da tutti gli oltre cento partecipanti tra disabili, operatori e volontari.
«Tutti tornano arricchiti dall’esperienza. Per molte persone con disabilità è la prima volta al mare, per altri la prima volta lontani dalla famiglia; per i caregiver è un’occasione per respirare dopo tanto tempo». Essere volontari in Anffas, in altre parole, significa diventare connettori e «accompagnare la collettività verso un’emancipazione sociale e culturale dalla disabilità».
Fino al 25 giugno è possibile segnalare i volontari meritevoli del riconoscimento tramite coupon (presente sul giornale cartaceo) da consegnare alla portineria del palazzo comunale, oppure alla redazione del quotidiano ‘La Provincia di Cremona e Crema’, oppure tramite voto online attraverso il sito comune.crema.cr.it. Dal 26 il comitato di progetto contatterà la persona o l’associazione più votata per ognuna delle dodici aree cittadine interessate: Ombriano, Sabbioni, Santo Stefano, Santa Maria, Crema Nuova, San Carlo, Centro – Porta Ombriano, centro – Porta Serio, centro – San Giacomo-San Bartolomeo-via Piacenza, centro – piazza Duomo e dintorni, San Bernardino, Castelnuovo. Il regolamento completo è disponibile sul sito del comune.
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