L'ANALISI
05 Novembre 2022 - 19:28
BOLOGNA - A Bologna dal 9 al 13 novembre va in scena l’esposizione delle macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura e la cura del verde EIMA. Le industrie espositrici estere sono 480 in rappresentanza di circa 40 Paesi e il pubblico dei visitatori è atteso da 160 Paesi. Il Servizio Internazionalizzazione di FederUnacoma, la federazione dei costruttori che è organizzatore diretto dell’esposizione, anche per questa edizione ha predisposto il Padiglione delle Delegazioni Internazionali» (tremila metri quadrati), collocato all’interno del quartiere fieristico fra il Padiglione 19 e il Centro Congressi. In questa area si svolge il fitto programma di incontri business-to-business tra operatori e aziende italiane espositrici, preselezionati in base all’interesse specifico degli operatori per le diverse tipologie di prodotto. Sono state programmate tre giornate «focus» dedicate rispettivamente ad alcuni mercati dell’America Latina e Canada, dell’Asia e Oceania e dell’Europa.
Oltre agli incontri d’affari, gli operatori esteri possono avvalersi di tour informativi per conoscere le novità di prodotto e di convegni programmati per approfondire tematiche d’interesse strategico per le diverse regioni del pianeta, come ad esempio quello promosso da FederUnacoma sul ruolo delle nuove tecnologie per l’uso razionale dell’acqua a fronte dei cambiamenti climatici e dei processi di desertificazione. Del resto – sottolineano gli organizzatori di FederUnacoma – l’esposizione bolognese si è affermata negli anni come la sede non soltanto per le attività di business legate al settore della meccanica agricola, ma anche per la diffusione delle conoscenze sulle innovazioni tecnologiche più adatte ai vari modelli di agricoltura, nei differenti contesti ambientali.
L’importanza dell’edizione 2022 è sottolineata da Mirko Malachini, socio della Libera Agricoltori Cremonesi e contoterzista fra i protagonisti a rappresentare la filiera dal Cremonese: «Sarà la prima grande occasione – spiega – per vedere e toccare con mano le innovazioni del momento collegate al 4.0, vale a dire il risultato di due anni di evoluzione del mercato». Eima 2022 significa infatti per i cremonesi così come per tutta Italia, prima di tutto, hi-tech: «Le macchine che andremo a vedere e presentare sono più efficienti di ieri in termini sia per risparmio di tempo che di mezzi. Significa, in concreto, dialogo costante con la sede operativa, maggiore velocità e minor dispendio di gasolio, fattore questo tutt’altro che secondario visto il periodo attuale. Questo – conclude Malachini – è il percorso futuro che deve tracciare Eima, fiera fondamentale proprio perché, in presenza, consente di coniugare i temi dell'innovazione e del digitale col confronto umano e professionale fra costruttore e acquirente».
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