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LA STAGIONE DI INFINITY 1

Bruzzone: «Quando l’amore è sano ha bisogno di tempo»

La psicologa e criminologa apre il cartellone del nuovo spazio teatrale di CremonaFiere

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

07 Dicembre 2025 - 09:10

Bruzzone: «Quando l’amore è sano ha bisogno di tempo»

La psicologa e criminologa Roberta Bruzzone

CREMONA - Infinity 1 è una realtà. Ieri sera le luci si sono accese nel padiglione 1 di CremonaFiere, trasformato in teatro: luogo deputato allo spettacolo dal vivo fra cabaret, musica, incontri e musical. Saranno oltre quaranta gli spettacoli che fino a maggio troveranno ospitalità nel nuovo Gran Teatro, allestito presso il quartiere fieristico di Cà de’ Somenzi. Il nuovo spazio di spettacolo si deve a CremonaFiere e Ad Management.

Al progetto collaborano Comune e Provincia di Cremona, la Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia, Mixer Prod.Action e il quotidiano La Provincia, oltre a numerosi partner. Lo spettacolo-lezione della criminologa Roberta Bruzzone, ‘Amami da morire. Anatomia di una relazione tossica’, una sorta di prontuario per mettere in guardia le potenziali vittime di manipolatori e partner violenti incapaci di vivere un rapporto alla pari, ha inaugurato la stagione 2025/2026 di Infinity 1.


Prima dell’ingresso del pubblico in sala si è tenuto un brindisi di buon auspicio per il nuovo spazio, che promette di regalare alla città un nuovo luogo culturale e di divertimento. Il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni, ha sottolineato come «Infinity 1 Gran Teatro sia ora realtà: è la realizzazione di un progetto condiviso con i membri del cda, con gli enti pubblici e i nostri partner, volto a valorizzare la natura polifunzionale e dinamica della struttura fieristica nel segno di un legame sempre più stretto con la città e i cittadini — ha spiegato —. La nascita di Infinity 1 conferma come la Fiera e le sue strutture possano essere al servizio della città e offrirsi come spazi per manifestazioni di carattere culturale oltre che economico. A questa nostra idea hanno risposto con entusiasmo Alessandro De Luigi e Andrea Baldini di Ad Management, che ringrazio».

Il brindisi inaugurale di Infinity 1

Cesare Soldi, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, ha commentato: «Uno spazio bello e accogliente, frutto della sinergia fra CremonaFiere e la città, un nuovo luogo che si apre ai cremonesi e non solo». Per Riccardo Crotti, past president di Confagricoltura Lombardia, «è il segnale della voglia di immaginare la fiera e le sue strutture come uno spazio che dialoga con la città e l’intero territorio». Anche Massimo Rivoltini di Confartigianato e Marcello Parma di Cna hanno sottolineato il legame con la città e i cremonesi. Alessia Zucchi non ha avuto dubbi nell’appoggiare come imprenditrice l’iniziativa.

Alle 20.45 le luci in sala si sono spente e Roberta Bruzzone, tailleur nero con risvolti in lamé, ha chiesto: «Quanti di voi sono innamorati? Alzate le mani». Una pausa, poi: «Siete tanti. Sapete il rischio che correte? Stasera vi mostrerò un modo diverso di vedere le relazioni amorose: quella che vi propongo è un’autopsia dell’anima’. Nel frattempo, sul grande schermo compare un cuore su un vassoio d’acciaio.

Il pubblico presente alla serata

Tono deciso e imperioso, la criminologa più amata del piccolo schermo la mette giù dura: il rischio, dietro ogni relazione, è quello di essere in balia di un manipolatore, definizione riferita alla parte maschile della coppia e confinante con la sindrome narcisistica. Aggiunge però: «Quello che dico può essere rivolto anche alle donne nei confronti dei loro partner», quasi una excusatio non petita. L’analisi si fa feroce sia nell’elencazione dei segnali di allarme sia nelle dinamiche biochimiche che dominano ogni relazione amorosa.

Ma cosa fa il manipolatore? «Ti fa perdere la bussola emotiva — arringa Bruzzone —. Finisce col farti smarrire nel labirinto del legame. Il truffatore d’amore non vende diamanti, ma riflessi che accecano. Inizialmente sono un po’ come le luci delle trasmissioni di Barbara D’Urso. Il manipolatore acceca la sua vittima con l’ipervalutazione, la porta a credere di essere una donna unica, speciale e che lui sa particolarmente valorizzare. Quando gli apprezzamenti continui la portano a cedere, passa alla seconda fase, quella della svalutazione: i complimenti diventano rari e le critiche feroci. Poi costruisce un isolamento relazionale intorno alla sua donna, che diventa completamente dipendente dall’uomo.

Tutto ciò — continua la criminologa — ha risvolti biochimici precisi, fino a fare del soggetto dominato una sorta di ‘drogato’ che ha bisogno della sua dose di gratificazione, con la produzione di dopamina. La soluzione è dolorosa: occorre attraversare la crisi di astinenza. Solo allora la mente e la persona soggiogata possono ritrovare sé stesse e la propria dignità, ma il rischio è quello di ricadere nella rete: «Diffidate dei ritorni — ammonisce —. Diffidate di chi brucia le tappe nella relazione amorosa: l’amore sano ha bisogno di tempo».

Il pubblico è silenziosissimo: ascolta, applaude, ride alle battute. Una serata di riflessione, una sorta di seduta di autocoscienza collettiva, con Bruzzone nel ruolo di rigorosa ammonitrice. Applausi: per Infinity 1 l’inizio di stagione è un successo.

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