L'ANALISI
14 Agosto 2023 - 19:27
Una famiglia proveniente dalla Turchia che ha visitato il Torrazzo e il Museo del Violino nella sua permanenza a Cremona
CREMONA - Turisti d’agosto. Chi l’avrebbe mai detto? E invece ci sono. «Siamo riusciti a destagionalizzare l’interesse per la città», afferma Barbara Manfredini, assessore al turismo del Comune, immaginando la città come un prodotto da consumarsi per tutto l’anno, senza data di scadenza. «L’Osservatorio del turismo ci sta offrendo strumenti adeguati per leggere i flussi dei visitatori — spiega —. A differenza di altri territori la presenza di turisti è continua e non legata a periodi particolari dell’anno.
I dati dell’Osservatorio assegnano a Cremona e al suo territorio una percentuale di bilanciamento stagionale pari all’85,3%. Il punteggio alto indica un afflusso costante di visitatori». Il sentiment per la destinazione Cremona è molto alto e si attesta sull’85,2%, tra le destinazione turistiche il Museo del Violini fa registrare il più alto contenuto di dati online, mentre è Google con il 43,6% il canele online più frequentato per avere informazioni su Cremona, il canale con più engagement rimane Facebook con il 60% del totale.
Certificate dalla statistica e dai numeri, le presenze agostane sono ora frutto del caso (turisti di passaggio), ora di storie curiose come quella della famiglia Mengoni che arriva dalle Marche diretta a Torino: «Ci siamo voluti togliere uno sfizio — dice il capofamiglia —. Mi è sempre stato dato come soprannome il cremonese, per questo ho deciso di fare tappa a Cremona che non avevo mai visitare la città del mio soprannome. Ma ci sono dei Mengoni a Cremona?», chiede per dare un senso al soprannome: il cremonese e giustificare il passaggio per la città del Torrazzo.
E se c’è chi va in cerca delle origini del suo epiteto, altri approdano sulla scia di antichi antenati cremonesi: «Mia bisnonna era di Cremona», racconta Erica di origine brasiliana che ha deciso di visitare Cremona insieme all’amico olandese David che osserva: «Una piazza bellissima che toglie il fiato. È bello essere qui, anche se solo di passaggio per un viaggio in Italia che ci ha portato a Lucca, a Bologna e ora andremo in Liguria, nelle Cinque Terre».
Imma Tamburrini e Omar Hendry arrivano da Trieste ed essere a Cremona è stata una scelta: «Abbiamo soggiornato a Salsomaggiore e da lì ci siamo mossi per vedere le località intorno. Abbiamo deciso di dedicare queste vacanze alla visita dell’Italia minore, delle città d’arte meno battute. Ci piace scoprire parti del nostro paese che non sono sugli itinerari dei grandi flussi turistici».
Neus Solé e José Luis arrivano da da Barcellona amanti dell’Italia questa vacanza l’hanno dedicata al Nord Italia tra Piemonte e Lombardia, una settimana a Torino e una settimana in Lombardia, con base a Pavia e tappe nelle varie città vicine fra cui Cremona: «Abbiamo visitato il torrazzo, il battistero, il bellissimo centro storico e siamo arrivati al Museo Civico», alla fine della visita delle sale, a cui hanno dedicato oltre un’ora, sono passati in biglietteria a complimentarsi: «siamo rimasti stupiti, questo posto è prezioso! che patrimonio! ci vorrebbe una giornata intera per sala per ammirare al meglio tutti i tesori che conservate! che bello! non ce lo aspettavamo davvero!».
Valeriano e Carla sono al front office dell’Ufficio di Promozione turistica sotto i portici del Comune in cerca di informazioni su dove pranzare e cosa vedere in poche ore, lui è di Milano, lei arriva da Puebla in Messico: «Siamo qui di passaggio, per poche ore. Vedremo la piazza, magari saliamo sul Torrazzo, mangeremo un boccone e poi ripartiamo. Né io né Carla siamo mai stati a Cremona. La vostra città è una vera sorpresa».
Nel mentre un gruppo di tedeschi si riunisce al centro della piazza, arrivano dalla Baviera, sono stati a Castell’Arquarto dove hanno pernottato per qualche giorno: «Cremona è una tappa intermedia sulla via del ritorno — afferma la guida —. Abbiamo qualche ora da trascorrere qui, vedremo i monumenti principali poi ripartiamo».
Arrivano da Marsiglia Richard Sette insieme alle figlie Giulia e Serena, hanno appena visitato il Duomo e ne sono rimasti affascinati: «Il pretesto per stare a Cremona per qualche giorno ci è stato offerto da amici che abitano qui. Ci hanno invitato a passare da loro il Ferragosto — racconta —. Non conoscevo Cremona e sono rimasto incantato da tanta bellezza, avere una piazza veramente unica e speciale. È un piacere stare qui, c’è una tranquillità veramente invidiabile».
Così in tempi in cui a vincere sono le esperienze sui beni materiali, in un turismo che si offre come possibilità di frequentare l’insolito e non solo apprezzare luoghi fisici e monumenti, anche chi si occupa di promozione turistica cerca un feedback da chi viene in città e così gli addetti del Servizio di Promozione Turistica hanno intercettato i turisti agostani cercando di capire cosa hanno apprezzato della città e dei suoi tesori d’arte. Così accade che dalla Turchia arrivino a Cremona, tappa del viaggio nel bel Paese, con salita al Torrazzo e vista al Museo del Violino. E così anche nelle testimonianze raccolte dall’ex Apt Cremona è tappa di passaggio, è una scoperta che fa dire ai più: «Ma perché non ci sono venuto prima?», anche nel mese d’agosto.
I musei del Sistema Cremona Musei saranno aperti il giorno di Ferragosto con i consueti orari festivi. Il Museo del Violino sarà aperto dalle 10 alle 18; i Musei della Diocesi: Torrazzo, Battistero e Diocesano dalle 10 alle 13, e dalle 14.30 alle 18; la pinacoteca civica Ala Ponzone dalle 10 alle 14, il Museo Archeologico dalle 10 alle 17 e il Museo di Storia Naturale dalle 9 alle 14. Soltanto il Museo del Cambonino osserva il periodo di chiusura estivo, accogliendo tuttavia il pubblico in occasione della Rassegna dei burattini e del Microfestival.
CREMA - Innamorarsi di Crema dopo aver visto il film ‘Call me by your name’ del regista Luca Guadagnino. È ciò che è successo a tanti dei turisti in città in questi giorni. «Ciò che ci ha portato qui – affermano Louise Collas-Pradel e Andrea Hamel, 22enni francesi di Montluçon -è la ricerca di quei paesaggi campestri riposanti, che abbiamo visto nelle scene del film. Ci piace la calma e il modo in cui si vive qui». Dalla Francia, precisamente da Caen, in Normandia, arriva la famiglia Riaboff.
«Siamo venuti qui per le nostre figlie Lola e Callie – spiegano – che hanno voluto inserire Crema nel nostro tour del Nord Italia. Certamente, il motivo è stato vedere i luoghi in cui è stato girato il film, ma la città è molto bella e accogliente, come avevamo già avuto modo di vedere sui social. All’ufficio del turismo ci hanno parlato della festa del tortello cremasco; sicuramente ne porteremo a casa un sacchetto da cucinare».
Dalla Polonia arrivano Karina Kowalska e Agata Sowinska, 17 anni la prima, 18 la seconda: «Siamo di Varsavia – affermano le due ragazze – e siamo arrivare in treno da Bergamo, perché stiamo visitando l’Italia. Non è soltanto il nostro interesse per il film ad averci portato a Crema. Sui social e su Internet abbiamo visto una bella città e abbiamo avuto il desiderio di vederla. Ci è piaciuto il paesaggio e anche la trama, oltre ovviamente ai due attori».
Le due amiche hanno noleggiato due biciclette per potersi recare al laghetto dei Riflessi di Ricengo. A spasso per Crema anche Stella Rossi, 22enne marchigiana: «Sono venuta con la mia famiglia per visitare la Lombardia e ho colto l’occasione per una capatina a Crema. Avevo letto il libro al quale si è ispirato il film. Della pellicola di Guadagnino mi sono piaciuti l’ambientazione e il modo in cui si viveva nell’Italia di quegli anni. Prima di venire in questa città mi sono documentata e devo dire che è più bella di quanto avessi immaginato».
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