L'ANALISI
20 Maggio 2020 - 07:00
E lo «sprint» del giro d'Italia bloccato dal Vietnam
SAIGON, 19 — Truppe americane e sud-vietnamite sono sbarcate e hanno attaccato dall'aria e dal mare la zona demilitarizzata, la fascia larga dieci chilometri che, correndo lungo il fiume Ben Hai, divide il Nord dal Sud Vietnam.
Gli americani accusano i nordvietnamiti di averla usata per anni come zona d'operazioni.
L'invasione americana ha avuto inizio ieri, ma per motivi di sicurezza il comando USA ne ha dato notizia solo oggi.
Furiosi combattimenti sono in corso, mentre i marines avanzano verso il fiume Ben Hai. L'operazione ha preso il nome di codice di «Operation Hickory nut» ed è comandata dal maggior generale Bruno Hochmuth, comandante della terza divisione marines. «Il nostro obiettivo», ha detto il generale, «è di snidare e distruggere i nemici che sono nell'area: non rimarremo nella zona demilitarizzata più del necessario».
Americani e sudvietnamiti hanno impegnato nella battaglia — che rischia di diventare una delle più massicce fin qui combattute nel conflitto e che comunque è uno dei più gravi passi di escalation compiuti dagli americani — più di 15 mila uomini.
Si calcola che le forze nordvietnamite siano composte da due o tre reggimenti regolari, per un totale di circa 5 mila uomini. L'attacco — lanciato alla vigilia del settantasettesimo compleanno del Presidente nord-vietnamita Ho Ci Min — si è sviluppato da terra su due colonne di paracadutisti, mentre reparti di marines sbarcavano da elicotteri e da mezzi anfibi trasportati nel Mar della Cina da navi della settima flotta.
Intanto a Milano imprevisto inizio del giro ciclistico d’Italia
Lo «sprint» bloccato dal Vietnam
Un gruppo di dimostranti si è posto sulla linea del traguardo ed ha impedito lo svolgimento della gara che doveva assegnare la prima maglia rosa.
Milano, 19. — La festa che Torriani aveva ideato per l’inizio del Giro d'Italia, uno sprint per le vie di Milano che doveva assegnare al vincitore la prima maglia rosa, è andata monte per un imprevisto politico.
Un gruppo di dimostranti ha raggiunto prima dell'inizio dello «sprint del cinquantenario», piazza del Duomo sostando, al grido di «Pace, pace», alla linea del traguardo.
L'organizzatore del Giro d'Italia, Vincenzo Torriani, ha cercato di convincere i dimostranti, in massima parte giovani, ad allontanarsi per dare inizio alla manifestazione sportiva. Nonostante l'appello, i dimostranti non hanno abbandonato la zona. Perciò, alle ore 0,10, constatato che i dimostranti non sgombravano il tratto di piazza, Torriani ha deciso di sospendere lo «sprint».
Non ha perciò potuto aver inizio la mini kermesse con la quale in uno sfarzo fantasmagorico di luci la Milano notturna si apprestava a celebrare la vestizione della prima maglia rosa.
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