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IL PUNTO

Molte eccellenze un solo spartito

Un'armonia di successi: tra musica e bellezza, Cremona e Crema al centro dell'innovazione e della tradizione. Ora si faccia sistema, con la complicità della Fiera

Paolo Gualandris

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pgualandris@laprovinciacr.it

29 Settembre 2024 - 05:25

Concerto a una voce sola di tutto il territorio

Sinfonia di bellezza. È il titolo che lega in un unico concetto quanto sta vivendo la nostra provincia in queste ore, con manifestazioni capaci di arrivare in tutto il mondo per celebrare due grandi valori aggiunti del territorio. In Fiera è in corso una edizione strepitosa per offerta e numeri di Cremona Musica International Exhibitions and Festival; contemporaneamente Crema si è tinta di rosa per ospitare i Beauty Days che celebrano la vitalità e la capacità di innovazione dell’industria italiana della cosmesi, che proprio in città e nei paesi limitrofi ha un cuore pulsante.

Una tre giorni significativamente preceduta dall’Innovation Day, organizzato dal Polo cremasco della cosmesi, occasione per riflettere sull’importanza, anche per questo settore, dell’arrivo e dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. A unire idealmente in questo progetto le due città la presenza a Cremona Musica di uno stand della filiera dell’arte organaria, che ha in Crema il suo genius loci.

È la prima volta che accade, segno che nel progettare il futuro nel nome della forza della tradizione e del passato l’antica rivalità tra le due città può finire nella vetrina dei ricordi e che si può parlare a una voce sola se si vuole ottenere il maggior ascolto possibile. E della necessità di fare sistema da parte dell’intero territorio si è parlato sia in occasione dei molti momenti di confronto che si sono tenuti nelle due città a corredo delle manifestazioni. Prima di ricordare i grandi numeri che giustificano l’entusiasmo con il quale ci si approccia alla ‘sinfonia’ della quale si è parlato all’inizio, va spesa però una riflessione sul ruolo che CremonaFiere può avere come traino delle eccellenze di casa nostra. Che sono, per esempio, anche il comparto dell’agroalimentare e quello della meccanica, per dirla citando il Masterplan 3C.

Superato il difficile momento legato all’epidemia di Covid, che di fatto ha paralizzato l’intero comparto fieristico mondiale, CremonaFiere sta dimostrando proprio in questi giorni tutta la sua capacità di attrazione e organizzazione. Una ‘potenza di fuoco’ che però può (potremmo dire: deve) essere non solo consolidata, ma anche potenziata. In un mondo fluido e veloce, in perenne modificazione e sviluppo come l’attuale, chi si ferma è perduto.

E un sistema fieristico efficiente e moderno rappresenta senza dubbio uno strategico moltiplicatore dell’economia. A patto che ci siano una progettualità — anche in termini di strutture — in cui siano coinvolti tutti gli attori — dalle imprese alle istituzioni locali, regionali e nazionali — e una capacità di tessere alleanze strategiche che possano consentire di oltrepassare i confini nazionali. La base di partenza non manca. Due sono già le manifestazioni di richiamo internazionale: oltre a Cremona Musica, portano in città imprenditori e specialisti da tutto il mondo le Rassegne Zootecniche internazionali.

Non mancano neppure puntelli già solidamente piantati nel terreno. Lo ha confermato l’incontro della giornata inaugurale di Cremona Musica, alla presenza di Matteo Masini, direttore dell’Ice - l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane - che ha messo a disposizione l’intera rete di relazioni in tutto il mondo per facilitare un ulteriore sviluppo dell’offerta della kermesse cremonese, allargandola a nuovi settori legati alla musica. Il lavoro di ampliamento della piattaforma merceologica deve però procedere di pari passo con quello di un sempre maggiore efficientamento e una modernizzazione della struttura, senza i quali ogni sogno di futuro rischia di restare chiuso nel cassetto.

Ed è indubbiamente nell’interesse di tutti i soggetti interessati fare in modo che questo non accada. Come detto, non si parte da zero. Anzi: Cremona, nei suoi asset più strategici, è in pole position. Ormai conosciuta a livello mondiale, Cremona Musica International Exhibitions and Festival è la manifestazione più importante al mondo per la liuteria d’alta qualità. Dal 2002, ogni anno, si ritrovano a Cremona i migliori maestri liutai, i principali produttori di accessori e forniture per la liuteria, editori musicali e commercianti che incontrano i compratori internazionali più qualificati, oltre a musicisti professionisti e amatoriali provenienti da tutto il mondo.

Tutte le più rilevanti realtà musicali e strumentali nazionali e internazionali si danno appuntamento in Fiera, riconoscendo in Cremona il cuore pulsante della musica mondiale. Significativa crescita rispetto all’anno scorso: oltre cinquemila metri di spazi espositivi con 436 espositori da tutto il mondo, dei quali il 54% vengono dall’estero, e in particolare da 35 Paesi diversi. In tre giorni si sono dati appuntamento oltre mille musicisti e più di duecento eventi sia in Fiera che in città, senza dimenticare il resto del territorio: concerti nei vari luoghi cardine della musica: l’auditorium Arvedi e il Teatro Ponchielli di Cremona, l’auditorium Manenti di Crema.

Un’alleanza tra Fiera e città destinata a produrre sempre più effetti benefici nel quadro di una grande operazione di marketing territoriale, che significa anche fare da volano per tutte le attività cittadine. Sono arrivati buyers e visitatori di alto livello, che significa buoni spenditori a caccia di hotel e ristoranti di qualità, aperti alla scoperta del territorio. E quindi destinati a diventare a loro volta ambasciatori della cremonesità, se accolti con la dovuta attenzione e in strutture recettive adeguate.

Non solo un ritrovo per la community della liuteria, dunque, ma una concreta piattaforma commerciale capace di generare business a tutti i livelli: così si alimenta il ‘sistema Cremona’, che a partire dalla tradizione e dalle ricchezze produttive del territorio, unisce risorse e intenti di istituzioni e privati locali con il fine di esaltare al massimo le potenzialità. Da queste manifestazioni bisogna partire per sviluppare e far crescere la nostra provincia.

Analogo ragionamento si può fare legandolo al mondo della cosmesi, che pure potrebbe trarre giovamento e ulteriori spinte da una sistema fieristico forte a livello provinciale. La tre giorni dei Beauty Days, organizzata dal Comune in collaborazione con Cosmetica Italia, Camera di Commercio, Reindustria e Its Academy, è la definitiva consacrazione di una sistema virtuoso capace di un fatturato nazionale pari a oltre 16 miliardi di euro che vede nel quadrilatero Crema-Bergamo-Brianza-Milano quasi il 67 per cento della produzione mondiale di make-up. Un sesto di tutto ciò solo nel cremasco, dove il Polo della cosmesi raggruppa oltre cento industrie e si candida a capofila del cluster del settore. Tutto questo necessita di una grande vetrina. Perché non a CremonaFiere oltre che nella città di Crema?

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