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FIERE INTERNAZIONALI. 80ª EDZIONE

Zootecnia globale: Cremona al centro dell’innovazione

Allevatori e operatori da oltre 20 Paesi si incontrano per condividere soluzioni tecnologiche e valorizzare il futuro del settore lattiero-caseario

La Provincia Redazione

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27 Novembre 2025 - 17:26

Zootecnia globale: Cremona al centro dell’innovazione

CREMONA - Operatori, allevatori ed esperti da tutto il mondo, hanno preso parte oggi alla giornata inaugurale dell’80esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali presso CremonaFiere. La manifestazione consolida la sua leadership come vetrina strategica per il mercato zootecnico globale, in particolare per la filiera lattiero casearia ad alta redditività. Al taglio del nastro erano presenti il ministro dell'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, l'assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, e il presidente di Cremonafiere, Roberto Biloni. Fino al 29 novembre la kermesse vedrà la partecipazione di oltre 200 espositori da ben 19 paesi e 400 brand, che rappresentano una panoramica completa dell'innovazione e delle tecnologie per l'allevamento. A sottolineare la valenza strategica, sono in visita più di 150 delegati esteri, rappresentanti della filiera lattiero casearia, provenienti da 22 nazioni chiave per il commercio agroalimentare. L'eccellenza genetica è rappresentata da 103 allevamenti presenti. E proprio dall’innovazione parte l’asse di interesse di questa importante edizione, che si focalizza sulle nuove tecnologie, il benessere animale, il futuro delle nuove generazioni di allevatori e la crescita dell’imprenditoria femminile in zootecnia.

“La zootecnia è centrale nel settore europeo dell’agricoltura, contribuisce significativamente alla nostra economia, alla valorizzazione delle aree rurali e alla preservazione dell’ambiente – ha dichiarato in video Christophe Hansen, Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale - la Fiera genera valore per gli allevatori, nonché l'impiego in attività correlate, quali la produzione di mangimi, i servizi veterinari, la lavorazione e la commercializzazione. Il settore si trova ad affrontare sfide significative – ha proseguito - prezzi variabili, costi elevati, pressioni ambientali e climatiche, divari competitivi. Cerchiamo innovazione, che a quanto mi risulta la Fiera presenterà – ha aggiunto - per affrontare le sfide del settore zootecnico”. Infine, il Commissario ha aggiunto: “sono impegnato a perseguire una visione lungimirante per il settore zootecnico, la strategia individuerà come garantire un settore zootecnico competitivo, resiliente e sostenibile, con investimenti in e secolarizzazione”.

“É un settore che ha avuto un momento di grande crisi, noi stiamo investendo sulla zootecnia, in particolare 300 milioni di euro per l'allevamento italiano, con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare la produzione di carne bovina nazionale e la linea vacca-vitello di cui, ad oggi, continuiamo ad essere deficitari ha detto il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida - Questi 300 milioni sono parte del provvedimento ‘Coltivaitalia’ - ha spiegato il ministro - con cui abbiamo investito 1 miliardo di euro distribuito nel periodo 2026-2028 per rafforzare l'autonomia produttiva dell'agricoltura italiana, sostenendo in modo strutturale i settori chiave e valorizzando le filiere agroalimentari della nostra Nazione".  Rafforzare l’agricoltura è fondamentale  - ha proseguito - e il nostro Governo è quello che ha investito di più nella storia repubblicana, quasi 16 miliardi di euro. Sosteniamo le filiere, il ricambio generazionale e la ricerca per garantire alle future generazioni scelta, cibo di qualità e benessere. Per noi è una priorità”.

 

“La zootecnia lombarda sta vivendo una fase di profonda trasformazione – ha dichiarato Alessandro Beduschi, Assessore regionale all’Agricoltura – grazie a investimenti, sperimentazioni e scelte coraggiose. All’interno di questa evoluzione, il lattiero-caseario continua a rappresentare il cuore produttivo della Lombardia. Dobbiamo rafforzare la leadership del latte lombardo, trattenere valore nelle aziende e tutelare un comparto strategico”.  Le Fiere Zootecniche di Cremona – conclude Beduschi - assumono così un significato preciso: ricordano che il futuro del settore passa da conoscenza, responsabilità e innovazione. Mentre alcune potenze mondiali vedono nell’agricoltura un pilastro della sicurezza nazionale, l’Unione Europea continua ad adottare approcci normativi che rischiano di indebolire i produttori. La Lombardia non accetta questa distanza di visione e continuerà a portare a Bruxelles proposte fondate sulla realtà dei nostri territori e sulla qualità dei prodotti lombardi”.

 

“La Provincia di Cremona è cuore di una filiera del latte completa e avanzata, dall’allevamento alla trasformazione, fino alle imprese che innovano e competono sui mercati internazionali – ha detto il presidente della Provincia di Cremona, Roberto Mariani -  Questa Fiera è una vetrina internazionale che porta a Cremona allevatori, operatori e visitatori da tutto il mondo, e in questo contesto si inserisce anche il dibattito aperto sulle ZIS e sulle ZLS, strumenti che possono rappresentare un’opportunità strategica per rafforzare ulteriormente la competitività del nostro territorio, sostenere gli investimenti, valorizzare le filiere esistenti e attrarne di nuove. È un confronto che la Provincia segue con grande attenzione, consapevole dell’importanza di creare condizioni favorevoli allo sviluppo economico, alla semplificazione amministrativa e alla crescita dell’intero sistema cremonese”.

 

“Complimenti a CremonaFiere perché anno dopo anno questa manifestazione è sempre migliore. La presenza istituzionale del Ministro e dell’Assessore regionale testimonia l’attenzione per questa fiera che racchiude l’eccellenza produttiva del territorio” - ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia Gian Domenico Auricchio.

 

“Quest’anno festeggiamo un importante compleanno, 80 anni di storia della zootecnia italiana sono passati da questa fiera: ricordiamo come i nostri padri abbiano importato capi di bestiame dal Nord Europa e dagli Stati Uniti, dando avvio proprio qui alla genetica italiana – ha ricordato Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere. – e nel corso degli anni siamo diventati un punto di riferimento anche per molti altri Paesi. Insieme a questo percorso sono cresciuti i centri di ricerca e le università”. Per quanto riguarda la Fiera, dal 2021 a oggi “gli spazi venduti sono più che raddoppiati – ha proseguito Biloni – un risultato che testimonia il grande impegno degli operatori. Oggi la nostra è la fiera numero uno in Europa per numero di capi presenti”.

 

“Oggi celebriamo un’eccellenza che opera nella quotidianità, che accetta le sfide della transizione energetica e tecnologica, che affronta le sfide dell’intelligenza artificiale ha detto il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio - Oggi quando si parla di zootecnia non si parla solo di tradizione ma anche della capacità di traghettarla verso il futuro. Credo che questo settore sia in qualche modo un’infrastruttura portante di questo Paese. Siamo orgogliosi, come territorio ha aggiunto di ospitare imprese e realtà di ricerca di livello internazionale come quelle che troviamo all’interno di questa edizione. Penso che il compito di una città debba essere anche quello di mettersi in relazione e aprirsi a manifestazioni come questa, creando un filo diretto come quello che stiamo facendo ad esempio nel centro storico con il Fuori Salone.

“Siamo fieri anche quest’anno di essere al fianco di CremonaFiere, il nostro contributo è sempre sul fronte dell’internazionalizzazione – ha spiegato Maurizio Forte, Direttore Centrale per i Settori dell'Export di Agenzia Ice – abbiamo selezionato con la fiera dei mercati target in centro America, in centro Asia e in Europa, abbiamo invitato 75 operatori dei settori specializzati di genetica, mangimistica, tecnologie e trasformazione – ha aggiunto – l’obiettivo è massimizzare le opportunità di business per i nostri operatori e valorizzare tutta la filiera, che è a monte del prodotto finito”.

Il programma prosegue con un calendario fitto di 78 convegni, workshop e incontri tecnico-scientifici che, fino a sabato, forniranno ai delegati e agli operatori provenienti da tutto il mondo strumenti e analisi sulle tematiche più attuali del settore.

 

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