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VERSO LE ELEZIONI

Le categorie economiche: «Ora nuovi programmi per uscire dalla crisi»

Il mondo produttivo: «Territori penalizzati. Bene le figure in lizza, adesso, però, servono le idee»

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

24 Agosto 2022 - 10:20

Le categorie economiche: «Ora nuovi programmi per uscire dalla crisi»

CREMONA - C’è una premessa che accomuna le associazioni di categoria cremonesi ed è quella che in vista delle prossime elezioni, si sia costretti a partire da una legge che penalizza i territori dopo la decisione di ridurre il numero di parlamentari. Fiducia poi, questo sì, in generale, sui nomi ‘cremonesi’, aspettando però di vederne programmi ed idee.

Riccardo Crotti

«È una legge elettorale sbagliata perché l’elettore deve mettere il suo voto senza poter esprimere preferenze e quindi senza poter premiare davvero le persone del territorio - spiega Riccardo Crotti, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi -. Praticamente in dieci decidono per tutti e, come ovvio, la riduzione dei parlamentari va a penalizzare i territori. I big occupano tutti gli spazi e solo una piccola parte rimane per i nostri candidati che speriamo comunque possano trovare il modo di farsi largo. Il Paese è in uno stato di grande difficoltà. Le bollette sono alle stelle e di sicuro non era questo il momento storico di andare alle elezioni. Hanno voluto andarci, bene, spero però che il nuovo Governo intervenga presto per risolvere i tanti problemi della gente. Silvana Comaroli è soncinese e conosce le criticità del territorio. Cottarelli credo abbia un’esperienza e competenze che non si possano mettere in dubbio e Ancorotti è un imprenditore, dunque conosce bene le problematiche delle aziende. Sono contento delle loro candidature, ma ora resto in attesa di conoscere i programmi e le idee che i nostri candidati intendono proporre sull’agricoltura. Aspetto di sapere in che modo intendono intervenire in un asset , il nostro, che è fondamentale per il Paese, perché riguarda il cibo. Ho pronte le nostre richieste e le presenterò quanto prima ai candidati, perché la politica che condividerà le nostre idee avrà anche il nostro sostegno, oppure camminerà da sola».

Stefano Allegri



Anche per Stefano Allegri, presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, il legame con il territorio è un tema centrale. «Nonostante una legge elettorale complessa e da rivedere le elezioni sono vicine. Lo sforzo da fare, allora, è individuare le migliori competenze per il luogo in cui si prendono le scelte più importanti. Ovviamente accanto a questo la territorialità deve rimanere un anello di congiunzione. Chi va a Roma deve portare con se aspetti e specificità del territorio cremonese. Ci sono dunque 24 nominativi, tre per il momento sono molto probabili: Silvana Comaroli che ha già una precedente esperienza, l’imprenditore Renato Ancorotti e l’economista Carlo Cottarelli. La qualità della politica, si ottiene con la qualità delle persone ed oggi quelle indicate lo sono davvero. Vedremo se si aggiungeranno altri nomi. Per noi è fondamentale che l’agenda politica contempli interventi seri e pragmatici, tornando a ragionare sulla storia imprenditoriale di questo Paese che va salvaguardata perché l’unica in grado di dare un futuro di crescita. Oggi la priorità è una sola: il costo dell’energia. Un valore impressionante e fuori controllo, che senza interventi urgenti rischia di mettere in ginocchio imprese e famiglie. L’autunno davvero si presenta con preoccupazioni e forti incognite. Alla politica e quindi in primis ai nostri referenti territoriali, chiedo proprio questo: un immediato sforzo di attenzione sulle soluzioni per intervenire sul costo del gas».

Massimo Rivoltini


Il presidente di Confartigianato Cremona, Massimo Rivoltini apprezza e punta sul nome nuovo, quello di Ancorotti. Anche se per lui, prima dei nomi, restano fondamentali i programmi: «Al momento ho letto e mi fa piacere che ci sia tra i candidati il nome di Ancorotti. Un cremasco e cremonese in prima linea può farci bene. Noi diciamo da tempo che la riduzione dei parlamentari avrebbe penalizzato i territori e quindi non ci stupiamo che siano e saranno meno rappresentati. La politica cammina sulle competenza delle persone e oltre a Comaroli e Cottarelli, finalmente abbiamo un Ancorotti che è una bella novità per il nostro territorio. La situazione però resta confusa, perché le persone sono di valore, ma la politica si fa anche di programmi e quelli li dobbiamo ancora ascoltare. Confartigianato ha già fornito una scaletta di punti che porta avanti da tempo e che non è ancora stata portate avanti. Viviamo nell’attesa di un evento ineluttabile, dopodiché attendiamo i programmi veri per capire se le nostre istanze, che riguardano tra l’altro una tassazione più giusta e un’attenzione maggiore verso le medie imprese, vera ossatura dell’Italia, saranno ben rappresentate».

Marcello Parma

Marcello Parma, presidente Cna Cremona, è fiducioso: «Sono sostanzialmente soddisfatto delle candidature. La scelta è molto ampia e più riusciamo a rappresentare il nostro territorio e più le istanze che derivano dai problemi contingenti come i rincari per la benzina, il gas, le bollette in genere, dovranno essere ascoltate. Cottarelli ha già dichiarato che si farà carico delle problematiche di questo territorio, anche se io spero che tutti, in modo trasversale al di là della bandiera, lo possano fare, perché il momento è tanto difficile».

Andrea Badioni


Andrea Badioni, presidente Confcommercio Cremona, apprezza il fatto che le quote rosa abbiano un ottimo spazio fra i nomi dei candidati del territorio: «Comincio col dire che mi fa piacere che ci siano 13 le donne su 24 candidati Cremonesi.
Questo è un riconoscimento importante verso donne che si sono spese e impegnate per la socialità cremonese, una su tutte l’ex sindaco di Crema Stefania Bonaldi capace ed abilissima nel fare sistema e dialogo con tutte le parti politiche locali.
Poco mi importa se alcuni partiti sono più ‘poveri’ di candidati rispetto ad altri, oggi serve impegno vero nei confronti di un’Italia ferita dalla pandemia e massacrata dalla geo politica. Chi avrà spazio nazionale dovrà dare il 200% dell’impegno proprio come stanno facendo imprese, famiglie e territori. Confcommercio Cremona farà il tifo per tutte e tutti, ma vigilerà su ogni passo del percorso politico di ciascun candidato».

Berlino Tazza


«La riduzione del numero dei parlamentari - commenta il presidente di Sistema Impresa Asvicom Berlino Tazza - ha sicuramente penalizzato i territori considerati più periferici rispetto alle aree centrali. In questa prospettiva ha contratto il diritto di rappresentanza e la possibilità di esercitare una autentica democrazia dal basso. Credo che sarà fondamentale l’ atteggiamento dei candidati, nei confronti delle comunità locali e delle forze imprenditoriali che agiscono su scala locale. Mi aspetto quindi da parte loro la piena condivisione del documento strategico che è stato elaborato congiuntamente dal mondo delle aziende, del lavoro e delle istituzioni. Mi riferisco al Masterplan 3C che individua le linee di sviluppo e di investimento per realizzare a livello territoriale le riforme del Pnrr».

Marco Bressanelli

Marco Bressanelli, presidente della Libera associazione artigiani critica la composizione delle liste che non sempre mette in primo piano candidati cremaschi e cremonesi. «Senza entrare in discorsi ideologici e di scelta di uno schieramento, mi sembra che la composizione delle liste non corrisponda al bisogno di rappresentanza del territorio. Nel collegio che comprende la nostra provincia ci deve essere in prima posizione un candidato locale, purtroppo non è sempre così. Sono gli effetti deleteri della riforma del sistema elettorale, che ha ridotto il numero dei parlamentari e dunque la rappresentatività di istanze di famiglie e imprese locali, a fronte di un risparmio economico minimo. La conferma di Silvana Comaroli è un bene, ha sempre aiutato le aziende e fatto il bene del territorio. Dall’altra parte spiace per la posizione di retrovia riservata all’ex sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, che ha lavorato in maniera ottimale. Poi non lamentiamoci dell’astensionismo. Se un’area geografica non è rappresentata a dovere non si può pretendere che chi ci vive vada a votare».

Giorgio Bonoli


Per Giorgio Bonoli, direttore Confesercenti, «la situazione della piccola e media impresa è pesantissima quindi, al di là dei nomi e dello schieramento politico, guarderemo ai programmi a breve periodo. Alla riapertura, dopo le ferie estive, tante attività faranno il punto e capiranno se varrà la pena proseguire o chiudere. È fondamentale, quindi, che si intervenga subito. Per salvare ancora quello che si può del 2022».

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