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L'EMERGENZA IDRICA

Confagricoltura, emergenza clima: accelerare sul decreto siccità

Fondamentale che la Governance ascolti i territori. Da rivedere anche le regole sul deflusso ecologico dei corsi d’acqua e di avviare una strategia per ricaricare artificialmente le falde sotterranee

La Provincia Redazione

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03 Maggio 2023 - 14:10

Confagricoltura, emergenza clima: accelerare sul decreto siccità

ROMA - Più di 250 persone evacuate nel Ravennate, un centinaio a Faenza. È il bollettino che arriva in queste ore dall’Emilia-Romagna dopo l’esondazione di due fiumi che ha provocato anche una vittima e ha portato all’interruzione di diverse linee ferroviarie. Notizie che rendono ancora più evidente l’esigenza di accelerare sull'avvio della macchina dell’emergenza, prevista dal decreto-legge sulla crisi idrica. Della necessità di mettere a terra al più presto i provvedimenti previsti dal governo ha parlato Confagricoltura con i suoi rappresentanti territoriali della provincia di Alessandria, Piacenza, Piemonte, Vercelli e Biella, Lombardia, Rovigo, Veneto e della provincia di Brescia. L’Italia ha bisogno di un Piano delle acque irrigue che delinei una gestione integrata non solo dei grandi bacini idrici, ma anche di laghi e fiumi, un piano in cui sono chiamati a fare la loro parte anche i Consorzi di Bonifica. A sostegno di una gestione moderna e sostenibile, Confagri chiede l’istituzione di un Fondo da 500 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese in tecnologie che permettano di ottimizzare l’impiego di risorse irrigue.

I rappresentanti confederali sui territori auspicano, inoltre, che il futuro Commissario per l’emergenza idrica e la Cabina di regia siano messi nelle condizioni di operare a stretto contatto con i territori per poter indirizzare la governance verso le reali e diversificate esigenze locali. I cambiamenti climatici, conclude Confagri, impongono di rivedere anche le regole sul deflusso ecologico dei corsi d’acqua e di avviare una strategia per ricaricare artificialmente le falde sotterranee; un intervento, questo, fondamentale per contrastare la salita del cuneo salino e per garantire la captazione dai pozzi. In attesa poi della realizzazione delle infrastrutture, Confagri auspica l'inizio, nel brevissimo tempo, delle opere di manutenzione di quelle esistenti. (ANSA)

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