L'ANALISI
27 Agosto 2022 - 16:51
CREMONA - Il vertiginoso, continuo aumento di costo dell’energia elettrica rischia di mettere in ginocchio decine di migliaia di imprese in tutti i comparti produttivi, e ovviamente il settore primario non fa eccezione. A luglio per un kw si é arrivati a pagare 0,50 euro: quattro volte il prezzo medio del 2021 e dieci volte quello del 2020. Concentrando l’attenzione sulla zootecnia da latte, per un allevamento da 250 capi in lattazione la bolletta media dell’energia elettrica è schizzata dai 18.000 euro annui del 2020 ai 26.000 del 2021, mentre le stime per il 2022 si proiettano verso un livello quasi raddoppiato (45.000 euro). In un allevamento da 400 capi in lattazione - invece - si è passati dai 30.000 euro del 2020 ai 45.000 dell’anno successivo, con il 2022 che sta puntando diritto a quota 80.000.
Una situazione generale di crescente difficoltà, per le imprese, ma anche per le famiglie, nella quale le politiche sulle agroenergie diventando assolutamente strategiche. Nei giorni scorsi il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato le linee guida per accedere ai contributi del Pnrr finalizzati alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle imprese e destinati all’autoconsumo.
Il bando, che aprirà il 27 settembre e chiuderà il 27 ottobre, sarà al centro dell’incontro informativo e aperto a tutti organizzato dalla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, lunedì alle 17.30 in modalità streaming. Nel corso dell’iniziativa verranno approfonditi tutti i punti essenziali della questione; le sedi della Libera sono comunque a disposizione dei soci per un’eventuale consulenza nella compilazione della domanda. «Il bando per il fotovoltaico costituisce senza dubbio una grande opportunità, l’unica concretamente percorribile al momento in questa direzione. Finalmente si è arrivati alla fase operativa. Ci auguriamo quindi che venga presa in seria considerazione da tutti i soggetti potenzialmente interessati. Li esortiamo a farlo, tenendo conto anche della ristrettezza dei tempi», commenta Andrea Guarneri, consigliere della Libera Associazione Agricoltori cremonesi e membro della Sezione agroenergie dell’Organizzazione di piazza del Comune.
«Purtroppo, come la Libera e Confagricoltura hanno subito evidenziato, non è stato rimosso il vincolo dell’autoconsumo», precisa Guarneri. «Ma ci auguriamo che questo limite venga superato nel prossimo futuro». Anche a livello nazionale - precisa una nota diffusa dal quartier generale romano di Palazzo della Valle - si continuerà a lavorare perché nei prossimi bandi il vincolo sia eliminato «in modo da consentire al settore primario di esprimere al massimo la sua capacità di produzione di energia rinnovabile, specie nell’attuale situazione di crisi degli approvvigionamenti». Secondo le indicazioni del ministero delle Politiche agricole, il provvedimento ai nastri di partenza potrà consentire una nuova capacità di generazione pari a 375 mila kw da energia solare.
Anche Alessandro Bettoni, presidente della Fnp Bioeconomia di Confagricoltura, valuta positivamente il bando agrisolare pur sottolineando la necessità di superare il limite dell’autoconsumo. Su altri due versanti strategici come quelli del biogas e del biometano, ricorda poi che stanno prendendo corpo importanti cambiamenti a livello normativo. «Il rapido mutamento degli scenari costituisce però una variabile da tenere nella massima considerazione», precisa. «La gestazione delle norme ha spesso tempi lunghi, durante i quali inflazione e costi possono cambiano marcia - come è avvenuto soprattutto in questi mesi -, modificando il quadro di sostenibilità economica delle iniziative imprenditoriali. Da questo punto di vista, Confagricoltura insiste in particolare sul superamento delle tariffe onnicomprensive fisse per l’energia prodotta dai nostri impianti». Tariffe applicate su base pluriennale, dunque molto esposte al rischio di ritrovarsi fuori mercato.
«Un aspetto che si rivelerà fondamentale anche in vista di scadenze cruciali per il nostro territorio, dove moltissimi impianti di biogas stanno arrivando a scadenza e devono decidere l’eventuale riconversione a biometano. Il bando dovrebbe uscire entro fine anno. Non c’è alcun dubbio sul fatto che le energie rinnovabili siano fondamentali per le imprese agricole. Ma alla fine i conti devono tornare».
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