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Caro bollette, alla Fadigati spenti i condizionatori

Il presidente Saracino: «La decisione è stata presa per motivi di risparmio energetico. Da 11 mila euro siamo passati a dover pagare per l'energia elettrica 17 mila euro, non poco per un centro come il nostro»

Serena Ferpozzi

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serena.ferpozzi@gmail.com

26 Agosto 2022 - 15:37

Caro bollette, alla Fadigati spenti i condizionatori

Il centro Fadigati

CICOGNOLO - Da oggi i condizionatori spenti alla società sportiva Fadigati di Cicognolo per contrastare il caro bollette che sta mettendo in ginocchio attività, famiglie e anche centri sportivi. A spiegare i motivi che hanno spinto il direttivo a prendere questa decisione è il presidente Marcello Saracino.

«La decisione è stata presa per motivi di risparmio energetico, vista la normativa vigente in fase di emanazione. Il nostro centro sportivo, così come altre realtà, sta risentendo fortemente del caro bollette e, constatato l’incremento del costo dell’energia che abbiamo avuto tra giugno e luglio, abbiamo preferito correre ai ripari in vista dell’inverno. Al momento infatti i consumi maggiori per quanto concerne l’elettricità sono dovuti ai motori delle piscine (che rimarranno accesi sino al 18 settembre) e al condizionamento dei vari locali, in particolare quello relativo agli spazi adibiti a bar e ristorante. La stagione, che sta comunque dando tregua per il caldo eccessivo, ci consente di effettuare questa operazione. Poi per il resto non abbiamo particolari costi: le luci presenti all’interno del centro sportivo sono a led e quindi a basso consumo energetico. Sicuramente il passaggio del costo dell’energia tra il mese di giugno e quello di luglio ci ha preoccupato. Da 11 mila euro siamo passati a 17 mila euro, non poco per un centro come il nostro. E in vista dell’inverno abbiamo preferito risparmiare il più possibile per non chiedere ulteriori aiuti ai nostri iscritti».

Il Fadigati infatti aveva già deliberato un adeguamento delle quote ordinarie pari al 20 per cento. Una cifra ferma da cinque anni e, che resta comunque in linea con gli altri centri sportivi simili presenti sul territorio. «Siamo poi in attesa di capire come evolverà la normativa in merito al fotovoltaico. Per noi, nel corso dell’inverno, potrebbe essere una boccata d’ossigeno» aggiunge Saracino.

Una manovra dunque che mira «a mantenere i bilanci in equilibrio, sani come lo sono sempre stati sono ad ora». Ma c’è di più proprio nel corso dell’anno si sono avuti circa 230 nuovi soci, consentendo al centro di superare la soglia dei 1.400 iscritti. Anche questo un dato positivo.

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