L'ANALISI
23 Aprile 2017 - 04:00
IL CASO
Scarsa sensibilità con i parenti
al polo crematorio del cimitero
Egregio direttore,
dopo essere stato testimone anni fa della scarsa sensibilità con la quale si depositavano le bare in attesa della cremazione e con la fretta con la quale venivano congedati i parenti, pensavo che con la costruzione del nuovo polo si fosse posto rimedio umanizzando il distacco tra la salma e i parenti. Infatti il problema è stato risolto congedando i parenti sulla pubblica piazzetta antistante i cancelli. Sono rimasto sorpreso, quando gli addetti al funerale, ci hanno informato con tatto e imbarazzo che non si poteva seguire la salma oltre il cancello e di portare via i fiori che altrimenti sarebbero stati buttati. Dopo un ultimo saluto tra indifferenti passanti il cancello si è chiuso dietro ai partecipanti la cerimonia, che increduli e palesemente infastiditi altro non hanno fatto che seguire il congiunto con il pensiero e grande stupore.
Ora chiedo ai responsabili: possibile che nessuno abbia pensato di rendere un po’ più umano il distacco tra parenti e salma? Non si poteva trovare una stanza che facesse da filtro e deposito momentaneo per far si che il distacco fosse un momento di intimo ricordo di un proprio caro? Chiedo che venga posto rimedio a questa brutale abitudine, perché mi spiacerebbe venire salutato, quando sarà il mio momento, dai miei cari sulla pubblica piazza. Vedere un carro funebre che scompare dietro un cancello e non poterlo seguire non è un atto di civiltà.
Giuseppe Ungari
(Cremona)
Sorprende molto quanto lei dice - ma non ho alcun dubbio che sia così - perché quando il polo della cremazione è stato inaugurato era prevista la ‘sala del commiato’, uno spazio dove i familiari potevano attendere il momento del distacco, in serenità e in preghiera. Evidentemente l’alto numero delle cremazioni ha costretto a cambiare le modalità e restringere i tempi. Sono tuttavia certo che l’amministrazione comunale porrà rimedio a questa situazione. La stanza del commiato deve essere ripristinata e l’ultimo saluto deve avvenire senza fretta e nel rispetto dei defunti e dei loro familiari.
LA POLEMICA
A CREMONA STRADE IN PAVÈ O SASSI, CHE SCOMODITÀ
Signor direttore,
ho pensato di scrivere questa ‘lettera al direttore’, per segnalare un problema che sto notando da alcuni anni, cioè da quando vivo a Cremona e dove mi muovo quotidianamente.
1) Marciapiedi. Sono storti o bucati, e quando vedo persone anziane che camminano faticosamente sui marciapiedi, mi sembra che che temano di cadere e di infortunarsi.
2) Strade con pavimentazioni di tipo ‘falso storico’: pavè o sassi.
Tuttora, non capisco il motivo che ha giustificato una pavimentazione frammentata nella strada tra Teatro-Ponchielli e Piazza Stradivari (lì, quotidianamente, si sentono persone che imprecano, mentre in bicicletta, tentano di pedalare.
In altre zone della città (ad esempio il primo tratto di strada da Piazza Roma a Porta Venezia) oppure nella zona di Via Bissolati presso l’ex monastero Santa Monica/Suore Adoratrici & co., la pavimentazione è costituita da sassi arrotondati... Credo che questo tipo di pavimentazione possa essere un’ottima base su cui ‘spalmare’ uno strato di asfalto che potrebbe essere un invito alla popolazione ad utilizzare di più la bicicletta e utilizzare meno le automobili, sopratutto nelle zone del centro cittadino.
Davide Ziliani
(Cremona)
Una vita più ‘verde’
Giornata della Terra
e scelte sostenibili
Gentile direttore,
durante la Giornata della Terra - Earth Day, domani, 22 aprile, molti di noi uniranno le forze con l’obiettivo comune di promuovere scelte sostenibili al fine di proteggere il nostro pianeta.
Molti di noi sono, infatti, consapevoli dei piccoli cambiamenti che rendono la vita più ‘verde’ come, ad esempio, il riciclo dei rifiuti e la scelta della lampadine a risparmio energetico. Però prima di spendere migliaia di euro per l’acquisto di un veicolo ibrido, si può fare una considerazione: le scelte più concrete e significative che possiamo compiere per l’ambiente riguardano ciò che mettiamo nei nostri piatti.
Secondo gli scienziati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, la produzione della carne è una delle principali cause del cambiamento climatico, dell’inquinamento delle acque, dell’erosione del suolo e di molti altri problemi ambientali. Mangiare verdura e cereali, invece di darle in pasto agli animali, permette di utilizzare molto meno suolo e acqua, ed è questo il motivo per cui l’Onu ha sostenuto che un cambiamento globale verso una dieta vegana è essenziale per salvare il pianeta dai peggiori effetti del cambiamento climatico. (...)
Sascha Camilli
(Fondazione PETA)
È falso che la produzione della carne sia una minaccia al pianeta. È vero invece che una alimentazione corretta ed equilibrata, che comprenda anche la carne, è una tutela per la salute e ha contribuito ad allungare la vita media dell’uomo.
Può legiferare su tutto
Il governo è legittimo
FN si informi meglio
Egregio direttore,
leggo la lettera dei signori di Forza Nuova che (niente di inatteso trattandosi di conservatori oserei dire un po’ retrogradi), hanno da ridire sul fatto che il Governo (non eletto) ha osato legiferare su questioni civili e di costume, premurandosi di precisare che ciò è stato fatto non in ‘loro nome’, della qual cosa importa poco perché certe decisioni si prendono in riferimento ad un interesse generale superiore e non a questa o quella consorteria, specie se molto ‘connotata’. Si gioca sul ‘Governo non eletto’, ma è un giochino lessicale e nulla più. La nostra è una Repubblica Parlamentare e i Governi non vengono eletti direttamente dal popolo, ma dal Parlamento. Sono legittimissimi quando ne ottengono la fiducia. Quindi zero in pagella a Forza Nuova per le conoscenze di diritto costituzionale. Per quanto riguarda l’orrore delle unioni civili, del matrimonio tra omosessuali e la legge sul testamento biologico o quel che sia, persone che vogliono imporre ad altri i loro stili di vita e valori ritenendo di essere i soli e sacri depositari del ‘giusto’ e del ‘lecito’, sono fuori dal tempo e dal mondo. Il mondo va avanti (per fortuna) e riconosce a chiunque (non per gentile concessione ma per potestà) il diritto ad essere felici orientando la propria esistenza come meglio si crede. Occorre rispetto per qualsiasi filosofia di vita, con spirito laico, di libertà di coscienza e arbitrio, nel senso che anche ai signori di Forza Nuova deve essere garantito di applicare alla loro vita i propri valori di riferimento, ma non devono ‘rompere’ l’anima agli altri imponendoli. Ma è così difficile vivere come si vuole e lasciare fare altrettanto al prossimo? Purtroppo c’è chi arriva alle cose molto prima degli altri, chi più o meno insieme a tutti, chi leggermente in ritardo e chi non ci arriva mai. Ecco, Forza Nuova appartiene a questa ultima categoria.
Roberto Diliberto
(Cremona)
‘Vergine madre...’
Nei versi di Dante
nessuna bestemmia
Gentile direttore,
desidererei rispondere alla lettera pubblicata il 19 aprile a firma del signor Mortoni di Mantova. Nemmeno a Cremona esiste una madre vergine. ‘Vergine Madre’ è l’incipit dell’ultimo canto della Commedia, erroneamente detta divina. Chi parlava in quel momento era San Bernardo, doctor mellifluus ma non tale da convincere la Vergine, perché pare non credesse alle parole ma al destino: quello di Dante, che fece un viaggio fino a vedere l’Eterno. I versi continuano poi con ‘Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta...’. È uno dei più bei passi della letteratura di tutti i tempi. Bene, si parla di tre figure retoriche dette ‘antitesi’. Erano canti, erano liturgie. In pratica ciò che un credente non si spiegava ma riteneva in qualche modo possibile. Non vedo in questi versi alcuna bestemmia o alcun errore da parte del poeta. Che riprende preghiere mariane già presenti nell’Alto Medioevo rielaborandole con grande stile. E che grazie all’intervento di San Bernardo poté vedere ‘l’amor che move il sole e l'altre stelle’.
Igor Paulinich
(docente di lingua e letteratura italiana)
E poi invita i palestinesi
Perché l’Anpi attacca
la Brigata Ebraica?
Caro direttore,
scrivo ai cari amici dell’Anpi di Cremona, per evidenziare loro la triste parabola del presidente nazionale Carlo Smuraglia. Questo noto personaggio del panorama italiano sta impostando una politica dallo strano sapore antisemita. Nel modo più triste che possa esistere, attaccando la comunità ebraica e la memoria della famosa Brigata Ebraica. A Roma, patria della prima resistenza, Smuraglia ha invitato una rappresentanza palestinese, che sfilerà nel corteo. A prescindere dal fatto che non si capisce cosa c’entrino i palestinesi con la resistenza di Porta San Paolo, trovo questo invito, e i ripetuti accenni che lo stesso fa in molti documenti ufficiali dell’Anpi nazionale, del tutto fuori luogo. Si esalta la triste vicenda storica dei palestinesi per accusare ebrei, israeliani e non solo, di essere dei nuovi tiranni. Peccato che si dovrebbe sfilare per ricordare il passato e non per polemizzare sul presente. Rammento infatti che la storia della seconda guerra mondiale è molto diversa e piena di lutti ebraici. In particolare la comunità ebraica italiana ha versato sangue nella resistenza, ha subito deportazioni ed episodi di inaudita ferocia. La Brigata Ebraica si è battuta per la liberazione d’Italia donando le vite dei propri giovani alla nostra nazione. E i palestinesi del 1943? Beh, forse Smuraglia dimentica la grande simpatia che riscuoteva, nel medio oriente e nella terra di Canaan, Hitler, il nazismo e il Duce (e che tutt’ora riscuote). Purtroppo ad oggi l’Anpi nazionale invece di custodire la memoria della Resistenza ha ambizioni maggiori: fare politica. Da qui sorge una domanda: cosa sarà l’Anpi tra dieci anni? Diventerà partito politico? Un’associazione di reduci senza reduci della Resistenza? Cosa rimarrà dell’eroico impegno dei partigiani? Cremona tu che hai ospito il DP Camp ITA 82 ribellati a questo assurdo gioco al massacro voluto dalla dirigenza nazionale.
A. Viani
(Cremona)
Polemica a Vescovato
Sgridata dalla sindaca
per una stupidata
Egregio direttore,
vorrei raccontare ciò che mi è accaduto. Sono un’invalida all’80% e ogni giorno mi reco con il mio cane in campagna a fare una lunga passeggiata, il più delle volte presso il cimitero di Vescovato. Per quasi tutto l’anno metto l’auto (con tanto di contrassegno che mi dà diritto di usufruire delle facilitazioni di parcheggio) nel parcheggio locale tranne che quando arriva il caldo, in quanto se entro in macchina dopo che è stata esposta per oltre un’ora al sole, data l’elevata temperatura, collasso; quindi la metto sotto una grande magnolia che si trova proprio vicino al cimitero lasciando ampio spazio intorno per non essere d’intralcio a nessuno. L’altra mattina alle 8,30, al ritorno dal mio giro, ho notato una grossa auto scura che mi aspettava e avvicinandomi ho riconosciuto nientemeno che la sindaca Maria Grazia Bonfante che rimproverandomi mi ha detto di non mettere più l’auto lì! Sono rimasta senza parole non riuscendo a replicarle. È logico che qualche bontempone ha fatto la spia incurante di informarsi prima sulla mia persona, ma non mi aspettavo di arrivare a scomodare la prima cittadina per una stupidata del genere! E lei le conosce bene le mie condizioni perché io e suo marito siamo amici d’infanzia. Io avrò sbagliato, ma in fin dei conti non ho provocato danno a nessuno, non sono l’unica che mette l’auto lì sotto, e poi mi piacerebbe che la sindaca trovasse un modo migliore e più utile di impiegare il proprio tempo. Comunque io obbedisco, ma se un bel giorno dovesse capitarmi di sentirmi male visto che il caldo sta arrivando riterrò lei responsabile. Bell’esempio, complimenti e grazie.
Mariangela Emilia Biazzi
(Vescovato)
Buco delle case popolari
Canoni più bassi
e controlli costanti
Signor direttore,
le scrivo per dire la mia sul caso degli affitti non pagati per mezzo milione di euro delle case popolari di Crema.
Un paese serio e una politica seria abbassa il canone ma qualcosa fa pagare. Nel contempo si fanno accertamenti seri sul nucleo famigliare, sulle entrate e sulle eventuali uscite e poi ci si comporta di conseguenza. I furbetti sparirebbero e chi si comporta correttamente anche nel voler pagare qualche cosa, verrebbe nel contempo aiutato.
Aletti.renzo@teletu.it
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