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Cavina, lo scrittore-pizzaiolo martedì 2 febbraio

Betty Faustinelli

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bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

01 Febbraio 2016 - 12:17

Cavina, lo scrittore-pizzaiolo martedì 2 febbraio

CREMONA — Martedì 2 febbraio alle 18 l’Inner Wheel, nell'ambito delle iniziative culturali aperte al pubblico, organizza presso la Fondazione Città di Cremona (piazza Giovanni XXIII) un incontro con lo scrittore Cristiano Cavina (ma lui preferisce definirsi ‘raccon- tatore di storie’), autore di numerosi libri di successo. L’intervista è a cura di Paolo Gualandris del giornale «La Provincia». L’incontro è intitolato Cristiano Cavina: scrittore e pizzaiolo e il titolo deriva, oltre che dalla biografia dell’autore, dal suo ultimo libro, La pizza per autodidatti, pubblicato da Marcosy Marcos. Non se l’era mica scelto lui, quel mestiere. All’inizio, tra panetti che facevano gli spigoli e sabati sera davanti al forno invece che in discoteca con gli amici, era un calvario.
Ma dopo vent’anni, con un impasto e un forno a legna può fare quello che vuole, anche bendato. Sforna pizze buone e leggere come uno sbuffo di farina. Con quattro o cinque foglie di tarassaco, e altrettante fette di pancetta. Con santoreggia e salame piccante, topinambur e salsiccia, squacquerone e rosmarino.

Alla pizzeria Il Farro di Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, ormai Cristiano è il ‘pizzaiolo quando c’è’. I giorni che non porta la legna a braccia per le scale, magari va a Roma per lo Strega, oppure sul palco di un festival incontra Doris Lessing con uno scialle uguale a quello di sua nonna. Questo libro è come la sua vita, unisce mondi che sembrano lontani, tra segreti preziosi sulla pizza. Ha il calore del suo sangue romagnolo.
Ha il gusto del lavoro ben fatto. Con La pizza per autodidatti Cavina ha intessuto un racconto divertente, incalzante, a tratti toccante. Per esempio, racconta della sua incapacità di ‘par lare’ alla mamma e dell’utilizzo della scrittura per dirle ‘alcune cose’ . Del libro Cavina dice: «E’ un manuale, fornisco suggerimenti su come realizzare una buona pizza utilizzando vari tipi di forno: c'è quello elettrico, quello a gas, quello a legna. Poi ci sono le farine: di kamut, al farro, 00... In pratica racconto le cose che ho imparato facendo il pizzaiolo in questi venti anni. Parlo di aneddoti, di episodi buffi e di pizze strane, come quelle ai frutti dimenticati e alle erbe officinali. Storie che si intrecciano ai racconti di quando, allo Strega, sono stato scambiato per un’altra persona, o di quando mi sono ritrovato alla prima di un film accanto a Sandokan, ovvero Kabir Bedi. Oppure di quando, nonostante l’inglese maccheronico, ho descritto Casola a Doris Lessing».

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