Museo Diotti, ore 16: ‘Paesaggio, agricoltura e alimentazione’
Ore 18: ‘I mulini del Po: proposte di recupero di una tradizione. Il territorio, i cereali, la farina, i piatti: un patrimonio che non possiamo dimenticare’
CASALMAGGIORE — Altre due iniziative collaterali alla mostra ‘Il paesaggio che mi fu rubato’ (fino all'8 dicembre) sono in programma, al museo Diotti, nel pomeriggio di domenica prossima. La prima, alle 16, è intitolata ‘Paesaggio, agricoltura e alimentazione’ nel pensiero di Emilio Sereni, a cura di Gabriella Bonini ( Biblioteca-Archivio Emilio Sereni-Istituto e Museo Alcide Cervi). L’incontro vuole contribuire alla discussione attorno ad alcuni dei temi più importanti del nostro presente, quelli del paesaggio, dell’agricoltura e del cibo, strettamente interconnessi e decisivi per lo sviluppo come per la conservazione della nostra Terra. «Come un buon paesaggio è garantito dalla nostra capacità di saper preservare quanto la natura ha creato — dicono gli norganizzatori — così la competenza di saper intervenire sul territorio in modo sostenibile con agricolture adeguate, pur nell’innovazione, ci permetterà di dare un volto e un futuro al paesaggio di domani, possibilmente bello, vero e autentico». Il tema del paesaggio è alla base della ricerca scientifica e del lavoro messoin atto dalla Biblioteca Archivio Emilio Sereni dell'Istituto Cervi di Reggio Emilia, che conserva e valorizza il patrimonio librario e documentale di Emilio Sereni, l'autore della ancora unica Storia del paesaggio agrario italiano (1961). Sereni è anche l'autore del gustoso saggio I napoletani da «mangiafoglia » a «mangiamaccheroni» (1958) ristampato da poco e che sarà pure oggetto diconoscenza. L’ingresso all’incontro sarà gratuito.