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Osteria Fioni - da Nino

I gustosi piatti di Nino Consoli all’Osteria di Marzalengo

Vittoriano Zanolli

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lromani@laprovinciadicremona.it

12 Giugno 2013 - 17:08

Osteria Fioni - da Nino
Uno spicchio di Roma nel cuore della pianura cremonese. Da gennaio Nino Consoli, origini lucane ma romano d’adozione, propone i meravigliosi e gustosi piatti della tradizione capitolina all’Osteria Fioni di Marzalengo, a soli 5 chilometri da Cremona. Per Consoli la ristorazione è qualcosa che va al di là della professionalità: è passione per i prodotti e sapori genuini italiani associata a una convivialità che fa del suo locale un crocevia della gola e dello spirito. Entrambi, infatti, ne escono sazi e ritemprati. Dopo 30 anni a due passi da Porta Portese, Nino sbarca a Brescia col Pappamondo. Poi, per quasi cinque anni, gestisce il ristorante del centro sportivo Le Querce di Pieve d’Olmi, lasciando ovunque clienti affezionati e soddisfatti. Per chi è abituato ai sapori e alle golosità del Cremonese, del Bresciano e della vicina Emilia, l’Osteria Fioni rivista da Nino è un’esperienza assolutamente nuova e imperdibile, figlia di un amore per la cucina che viene da lontano, un’ambasceria della romanità paragonabile a importanti e storici locali del Testaccio e di Trastevere. Basta iniziare coi carciofi alla giudia, ma anche alla romana (massima esaltazione del carciofo varietà mammola, tipico della campagna romana) coi fiori di zucca e col guanciale di Norcia col pecorino. Stimolato da queste leccornie, l’avventore può scegliere fra i primi: bucatini all’amatriciana o alla gricia, cacio e pepe, spaghetti alla chitarra o rigatoni alla carbonara, senza dimenticare la pajata. Quanto ai secondi, l’abbacchio cucinato in tutti i modi conosciuti, la coda alla vaccinara, i saltimbocca alla romana, il baccalà alla trasteverina, il maialino da latte al forno e la superba quanto deliziosa porchetta originale di Ariccia. I dolci sono della casa. La cantina è discreta: offre in primo luogo i bianchi, vini da pranzo romanesco per eccellenza, come il Frascati doc e l’Orvieto doc. Per chi vuole provare i rossi, Aglianico e Primitivo di Manduria sono davvero all’altezza. Il prezzo medio si aggira tra i 25 e i 35 euro. L’Osteria Fioni, peraltro, propone anche pranzi di lavoro dal lunedì al venerdì con menu alla carta: si possono assaporare piatti romani ma anche quelli della tipica cucina italiana a soli 10 euro. Il locale, oltre all’ampia sala, ha un cortile dove si può mangiare piacevolmente sotto le stelle. Il parcheggio, ampio, è proprio di fronte.
(Provato il 2 giugno 2013)
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