L'ANALISI
14 Settembre 2022 - 09:40
Matteo Piloni
CREMONA - Cremasco, 41 anni, Matteo Piloni è consigliere regionale eletto nelle liste del Partito Democratico.
Perché votare per il Centrosinistra?
«Perché siamo dalla parte della responsabilità. Di chi ha sostenuto il Governo Draghi per avere autorevolezza in Europa. Di chi non voleva farlo cadere e, al contrario, voleva continuare ad avere un Governo che potesse rispondere ai tanti problemi dei cittadini, di famiglie e imprese, preparando il prossimo autunno, che sarà molto difficile. Di chi ha voluto e ottenuto il Pnrr, e cioè soldi dell’Europa per l’Italia, per le riforme e per sostenere lo sviluppo. Perché siamo dalla parte dei diritti, della lotta contro le diseguaglianze, della solidarietà, dello sviluppo sostenibile, della giustizia sociale, della libertà e dell’Europa. È su di noi che pesa la responsabilità di non disperdere quanto ottenuto fino a oggi con la guida di Draghi. E solo noi possiamo garantire il rispetto degli impegni assunti e, allo stesso tempo, offrire un progetto davvero alternativo».
Perché non votare un altro schieramento?
«Oggi, anche a livello mondiale, le famiglie politiche in campo sono due: i progressisti e i conservatori. Nulla di male ad essere conservatori. Ma un governo delle destre rappresenterebbe un serio pericolo per l’Italia: interromperebbe gli sforzi e i progressi fatti fin qui dopo il manifestarsi della pandemia, isolerebbe il Paese dall’Europa, aumenterebbe le diseguaglianze, proporrebbe posizioni retrograde e reazionarie sui diritti delle persone. E sull’economia loro sono quelli che hanno buttato a mare l’avanzo primario tra il 2001 e il 2006. Sono lì le basi della crisi tra il 2011 e il 2012, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze».
Se avesse la facoltà di risolvere immediatamente con la bacchetta magica uno dei nodi del nostro territorio, a quale darebbe la priorità?
«Insieme alla Sanità, direi che una questione davvero peculiare per noi è quella dei trasporti e delle infrastrutture, dal momento che sul nostro territorio ci sono molte linee ferroviarie malmesse. Non bastano i treni nuovi se poi manca una seria programmazione. E lo dimostrano i disagi dei pendolari che sono quotidiani a causa di malfunzionamenti, cancellazioni e ritardi. E poi i collegamenti con le altre province e le altre regioni. Questo isolamento pesa sul futuro e sullo sviluppo dei nostri territori».
Cosa fare per migliorare la Sanità in provincia?
La provincia di Cremona è stata fra i territori più colpiti dalla pandemia. Qui le carenze della medicina territoriale hanno solo peggiorato una situazione che era già precaria ed è necessario intervenire su diversi fronti, creando un nuovo equilibrio tra pubblico e privato, sopprimendo le liste d’attesa e affrontando il problema della carenza di personale sanitario e dei medici di base».
Flat tax o salario minimo?
«Il salario minimo, senza dubbio, che serve a contrastare le diseguaglianze sociali che sono generate dal precariato, dal lavoro povero e dal lavoro nero. È poi necessario rafforzare le politiche attive, per far sì che l’Italia possa avere un sistema di servizi per l’impiego e di formazione in linea con le migliori esperienze europee. La flat tax è una presa in giro. È iniqua e non aiuta la crescita. Chi l’aveva, l’ha tolta. Ce l’ha la Russia. E ho detto tutto».
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