L'ANALISI
VERSO LE ELEZIONI: IL VIDEO
08 Settembre 2022 - 08:37
CREMONA - La mattina al mercato, la sera in piazza Roma. Vittore Soldo, segretario provinciale del Pd, presenta Carlo Cottarelli e Stefania Bonaldi, candidati al Senato, Velleda Rivaroli e Giorgio Pagliari alla Camera dei Deputati. In piazza Roma, c’è, tra gli altri, Matteo Piloni, consigliere regionale dem. Comincia Cottarelli: «Mi sono candidato perché l’Italia è a un bivio, tra una Italia dichiaratamente di conservazione e un’Italia che è progressista e democratica. Io mi sento più vicino, per un insieme di motivi, a quella parte progressista e democratica. È la scelta fra queste due cose, il voto che sta in mezzo è perso».
Nella sua città, Cottarelli lancia bordate contro l’avversaria Daniela Santanchè, «che è di Cuneo. Tra l’altro, oggi (ieri, ndr) c’è stato questo episodio abbastanza curioso: lei era a Cuneo, ha detto che era orgogliosa di parlare a Cuneo dove è nata, orgogliosa di essere candidata lì. Soltanto che non è candidata lì. Lei è candidata a Torino. Dopo che gliel’hanno fatto notare, ha detto, prontamente: ‘Però ho studiato a Torino’». Risate dal pubblico. «Io non capisco perché ci sono questi casi di candidati paracadutati dall’alto. La Santanchè sarà qui fra due giorni. Quante volte è venuta qui in cinque anni? Forse una volta, forse due. Chi l’ha vista? Cosa conosce di Cremona? Cosa conosce del trenino che da Cremona va a Milano, che prendono i pendolari, che prendo pure io, e che ci mette lo stesso tempo che ci metteva 50 anni fa? Che ne sa dell’ospedale di Cremona che mio papà ha fatto costruire: mio papà era direttore generale dell’ospedale quando nel 1967 è stato aperto. Adesso c’è il nuovo ospedale da costruire. Che ne sa delle realtà locali? Volete eleggere qualcuno come la Santanchè che non conosce la realtà di queste aree e che viene paracadutata dall’alto e che non si farà vedere per i prossimi cinque anni? O eleggere me che sono nato e cresciuto a Cremona, il mio oratorio era Cristo Re, ho sempre tenuto una casa qui? Molti di voi conoscono il mio papà Celo Cottarelli, Carla Pedroni mia mamma. Io sarei molto orgoglioso che mi eleggeste anche in ricordo dei miei genitori». Applausi a Cottarelli.
E, poi, alla Bonaldi, l’ex sindaca di Crema. A Roma le piacerebbe «provare a portare un po’ della concretezza degli amministratori locali che i problemi o li risolvono o li risolvono. E anche un po’ della concretezza femminile ai piani alti». Di «concretezza degli amministratori locali» ne sa anche Rivaroli, sindaca di Scandolara Ravara dal 2014 al 2019, prima assessore, dipendente pubblico. «Perché votarmi? Perché credo che la rappresentanza sul territorio sia importante. Chi parte con un’esperienza sul campo, con una vicinanza ai cittadini, riesce a a toccare con mano determinate problematiche che io completo con la mia professione, perché ho alla mano tutto il settore welfare, politiche del lavoro, temi a me cari». Applausi a Pagliari, imprenditore cremasco nel settore chimico. «Perché votarmi? Credo di essere una persona che nella vita ha dimostrato di saper fare, sono abbastanza pragmatico. Credo di avere una buona esperienza manageriale». L’ha messa a disposizione del Comune di Crema che lo ha più volte chiamato a gestire le società pubbliche.
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