Minacciato con un coltello e rapinato in pieno centro storico

CREMA - Attimi di terrore in via XX Settembre, in pieno centro storico, nel cuore della notte: un uomo è stato rapinato sotto la minaccia di un coltello puntato alla gola. L’episodio risale ad alcuni giorni fa: la vittima sarebbe il titolare di un’attività commerciale della zona. L’aggressore con la lama in pugno non avrebbe agito da solo: a quanto risulta, infatti, sarebbe stato affiancato da almeno un complice.

La rapina si è consumata in pochi istanti, quando ormai il centro cittadino era spopolato. L’esercente, una volta abbassata la serranda, ha imboccato a piedi la strada che collega piazza Duomo a porta Ombriano. I malviventi lo hanno seguito e, quindi, raggiunto. A quel punto uno dei due ha estratto d’improvviso il coltello e ha intimato alla vittima di consegnargli i soldi che aveva con sé. Il commerciante, in preda al panico, non ha opposto resistenza. E i rapinatori si sono così dileguati con il bottino, facendo perdere facilmente le loro tracce. Giusto il tempo di ritrovare la lucidità e l’uomo ha allertato le forze dell’ordine. A quel punto, però, i malviventi erano già lontani.

Le indagini sono scattate immediatamente, con il coinvolgimento sia dei carabinieri che degli agenti della Polizia di Stato. L’attenzione degli investigatori si è concentrata anzitutto sulle riprese delle telecamere di videosorveglianza disseminate attraverso il reticolo urbano. E proprio la visione dei filmati — un’attività certosina che ha richiesto un esame approfondito delle immagini catturate dagli occhi elettronici puntati sulle potenziali via di fuga — sembrerebbe aver condotto a sviluppi importanti. Quel che è certo è che gli uomini delle forze dell’ordine hanno stretto il cerchio attorno a un gruppo ristretto di sospettati. Difficile supporre se si tratti di professionisti del crimine o di cani sciolti. In ogni caso la sensazione è che la svolta potrebbe essere vicina. Molto vicina.

«Sui bus bande scatenate»: gli autisti lanciano l’Sos

«Insulti, minacce, danni, sistemi d’emergenza attivati senza motivo». La L e la E le linee più a rischio