Olimpiadi nazionali di problem solving, i 'Chieve boys' trionfano

CHIEVE - Citando il mister Wolf di ‘Pulp fiction’, le tre alunne e il loro compagno della primaria don Lino Zamborelli potranno ben dire: «Siamo i Chieve boys e risolviamo problemi». Per fortuna, nel loro caso si tratta di algoritmi, sfide di logica e di coding e non certo di interventi volti a ripulire scene di sangue per evitare guai ai loschi personaggi del film cult di Quentin Tarantino. Gaia Foppa Pedretti, Ana Maria Radu, Cesare Marta e Martina Gilli hanno trionfato nei giorni scorsi alle Olimpiadi nazionali di problem solving, organizzate a Cesena dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Alle finali hanno partecipato ben 350 ragazzi e bambini di tutta Italia, dalle scuole primarie alle medie, sino al biennio delle superiori.

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Divisi in varie categorie e fasce di età si sono sfidati nel risolvere algoritmi e altri quesiti matematici e più in generale problemi di logica. Il team ‘Giove’ della primaria chievese, scuola che fa parte dell’istituto comprensivo Rita Levi Montalcini, ha risposto in un’ora e mezza ai tredici quesiti presentati dagli organizzatori, sbaragliando la numerosa e agguerrita concorrenza. Un trionfo, dunque, merito anche dell’insegnante Elena Tosetti, che ha seguito le tre alunne e il loro compagno in Romagna. In precedenza i quattro, avevano ovviamente già superato le varie fasi eliminatorie, Sia provinciali, sia regionali.

Si capiva insomma che la stoffa c’era, ma certo vincere a livello nazionale è stata una grande impresa. Grande la loro gioia, immenso l’orgoglio dei genitori. Per i neo campioni i complimenti di compagni di classe e in generale di tutta la scuola, a cui si sono aggiunti quelli ufficiali dell’amministrazione comunale. «Un grande plauso agli alunni e agli insegnanti» sottolinea il sindaco Davide Bettinelli. Al rientro in classe dopo il breve ponte del primo maggio, non mancherà una festa con tutti i compagni e le maestre.

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