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CREMA. IL CASO

Piscina, i costi schizzano: le società si ribellano

Stop ai contributi del Comune. Ma da Forus niente sconti. Mantovani: "Fino a maggio pagheremo 15,50 euro per ogni corsia e per ogni ora, ma da giugno ci sarà il costo pieno di 18,50 euro"

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

30 Aprile 2023 - 20:15

Piscina, i costi schizzano: le società si ribellano

La piscina comunale di Crema

CREMA - L’acqua del centro natatorio comunale? Cara e salata, al punto tale che c’è qualche società che rischia di affogare. La riunione organizzata dall’amministrazione comunale con il gestore Forus e i rappresentanti delle associazioni sportive che utilizzano la piscina non ha dato i frutti sperati, per usare un eufemismo.

Da una parte del tavolo c’erano il consigliere delegato allo Sport Walter Della Frera, il membro della commissione sport in rappresentanza delle discipline d’acqua Luca Mantovani, che è anche vice presidente della Rarinantes e i rappresentanti dei sub e di Over Limits.

Dall’altra c’erano la referente per il centro natatorio di via Indipendenza Claudia Scandelli e due dirigenti spagnoli di Forus, società con sede centrale a Madrid, sede italiana a San Martino Buon Albergo (Verona) e capitale sociale diviso fra i fondi JP Morgan e Ben Oldman.

Tema dell’incontro, fare chiarezza sulle convenzioni con le società e programmare l’attività estiva e della prossima stagione invernale. Risultato: delusione totale. "Fino a maggio – spiega Mantovani – grazie al contributo del Comune, pagheremo 15,50 euro per ogni corsia e per ogni ora, ma da giugno a carico delle società ci sarà il costo pieno di 18,50 euro. Insostenibile. Non possiamo aumentare le rette ai ragazzi. Lo abbiamo fatto presente a Forus, ma sono stati irremovibili. Ci hanno detto che dobbiamo ringraziarli se non fanno aumenti".

Aumenti, in verità, sono già stati introdotti per il nuoto libero e per gli abbonamenti. "A Cremona – prosegue Mantovani – un’ora d’acqua costa 10,15 euro e la piscina è ancora gestita da Forus. Ne abbiamo chiesto conto e ci hanno risposto genericamente che quella convenzione è più complessa. Abbiamo anche detto che ora i prezzi dell’energia sono molto calati e che noi società utilizziamo le vasche sei giorni su sette anche in orari in cui sarebbero vuote, ma di fronte abbiamo trovato un muro".

Soluzioni non sembrano esserci, ragion per cui il futuro delle società è a rischio. "Noi come Rarinantes e la Pallanuoto Crema – prosegue il rappresentante della commissione sport – abbiamo diminuito il numero di ore di utilizzo, dopo aver dato fondo ai risparmi che avevamo. La nostra società dà fastidio perché fa concorrenza a Taurus, la società di nuoto di Forus. Sono nostri concorrenti, ci prendono i ragazzi e per loro le tariffe sono diverse".

Per la stagione estiva, la Rarinantes ha già deciso che andrà in piscina a Vaiano, poi farà delle valutazioni. "Siccome la vasca all’aperto a Crema è lunga il doppio, volevano chiederci il doppio. Poi hanno mantenuto 18,50 euro".

La prossima riunione riguarderà la verifica della struttura, non certo da cinque stelle come i prezzi, come spiega il delegato allo sport Della Frera: "In quell’occasione ci sarà il nostro ufficio tecnico. Forus deve fare delle opere previste dalla convenzione. In quanto alle tariffe, le possono aumentare ma restando nella media dei centri natatori del livello di quello di Crema".

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