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27 maggio 1962

Nel '500 i pranzi più raffinati si ispiravano alla cucina cremonese

Agostino Cavalcabò descrive le cene d'altri tempi

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

27 Maggio 2017 - 04:00

Nel '500 i pranzi più raffinati si ispiravano alla cucina cremonese

"La più bella città dell'Insubria", così era definita Cremona 2.000 anni or sono, prima che le legioni di Vespasiano la riducessero in un cumulo di maceri

L'8 aprile 1525 erano state celebrate le nozze tra il nobile Oldoino Oldoini e Donicella figlia del Nobile Signibaldo Borgo; il 23 aprile invece quelle fra Gabriele figlio del NobileGirolamo Meli e Eleonora figlia del Cavaliere Lodovico Trecchi. Le feste per questi due sponsali furono naturalmente chiuse da una cena. .... i cuochi fino, i cuochi più abili di quei tempi che cucina avranno seguito? Oggi si risponderebbe "cucina francese" ; allora invece "cucina cremonese"! Il consommè una invenzione dei nostri cuochi e non dei francesi. -Il pranzo cominciava con una torta di marzapane che aveva le funzioni del moderno aperitivo. Gli asparagi venivano servito col primo piatto perchè si riteneva guarissero la dilatazione di stomaco, giovassero al petto e alla spina dorsale. Anche nel '500 il pranzo si concludeva con formaggio e dolciumi.II primo libro di ricette dato alle stampe nel mondo è quello del cremonese Bartolomeo Sacchi detto " Platina ."

 

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