L'ANALISI
10 Giugno 2019 - 07:00
ROMA, 9. — Senza che sia stata svolta una battaglia, è stata stanotte abrogata dalla Camera la legge maggioritaria del 1953, la famosissima «legge truffa» condannata od esaltata in migliaia di comizi e sulla quale si sono scritte milioni di righe.
È la legge che poco più di un anno fa, il 7 giugno, doveva far scattare il premio di maggioranza per i partiti del centro e che invece, per il 2 per cento dei voti è rimasta lettera morta.
Adesso si tornerà alla legge del 1948, a sistema proporzionalistico, ma si attende a breve scadenza una nuova legge del Governo, ispirata comunque a quel tradizionale sistema. Non si prevedeva tanto rapida la discussione elettorale alla Camera. Eppure, dopo la approvazione del Bilancio del Ministero del Commercio Estero, approvato con 273 voti favorevoli contro 255, e del progetto di legge per l'abrogazione dell'imposta di mano-morta, approvato con 284 voti favorevoli e 214 contrari, il presidente Gronchi ha annunziato il dibattito sulla proposta di legge dell'on. Nenni per l'abrogazione della legge elettorale del 1953.....
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