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10 ottobre 1970

L’«Equipe 84» si scioglie

Annalisa Araldi

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aaraldi@publia.it

10 Ottobre 2020 - 07:00

L’«Equipe 84» si scioglie

«Siamo in quattro: Victor, biondo altissimo e timidissimo, di 26 anni; Alfio, bruno piccolissimo e scatenato, di 21 anni; Maurizio, sguardo sognante, pigrissimo, di 23 anni; Franco, carico di affetti e di entusiasmo, di 25 anni. Siamo degli anticonformisti nati, di costituzione, non per opportunità. Ci incontrammo per caso a Modena, dove siamo nati tutti, meno Alfio, originario di Catania; guardandoci i capelli lunghi ci siamo sentiti subito fratelli».

Così si presentavano quelli dell'Equipe 84 quando erano all'apice del successo, quando per averli a una serata gli impresari dovevano sborsare qualche milione. Non che il pubblico ora li abbia traditi, che li segua con minor interesse. Anzi, anche il loro ultimo disco Cominciava così si è piazzato ai primi posti delle classifiche discografiche. Sono loro che non vogliono più stare insieme. E preferiscono «sciogliere la ditta», quando ancora il bilancio è nettamente positivo.

«La decisione, dice Franco Ceccarelli, era ormai improrogabile. I nostri interessi, già da qualche tempo, non sono più gli stessi. Non siamo mai stati amici l'uno dell'altro. Ci siamo trovati legati assieme senza esserci scelti. Dopo alcuni anni di vita in comune sono affiorati dei dissensi insanabili, che probabilmente avrebbero potuto pregiudicare la nostra reputazione professionale. Abbiamo quindi preferito scioglierci prima che fosse troppo tardi, quando siamo ancora sulla cresta dell'onda, quando il nostro calendario è ancora pieno di impegni».

Il direttore artistico del complesso, il modenese Pier Farri, le ha tentate tutte per convincere i quattro dell'Equipe a ritornare sulle loro decisioni. Ma non c'è stato nulla da fare. Ormai le loro strade seguono percorsi diversi, e tutti già delineati. Maurizio Vandelli continuerà a incidere dischi come cantante solista. Ha incominciato già da un anno e i primi microsolchi sono stati un grande successo commerciale. Franco Ceccarelli compone colonne sonore per film e sta scrivendo un romanzo che sarà pubblicato tra qualche tempo. Victor Sogliani si sta dedicando a un'attività di «cercatore di talenti», ma è anche tra i componenti del complesso «Supergruppo», messo insieme da Riki Gianco. Per Alfio Cantarella, invece, le cose non vanno bene. Tra poco infatti dovrà comparire dinanzi al tribunale milanese per  una faccenda di droga.

Qualsiasi decisione presa allo scopo di mediare la situazione è riuscita fino ad ora ad evitare i contrasti e le incomprensioni. Ormai non ci si trovava d'accordo su niente. Anche un affare commerciale di cui il complesso si era interessato su proposta di Franco Ceccarelli si risolse malamente: era stata impiantata a Milano una fabbrica di confezioni che riforniva dieci boutiques sparse in tutt'Italia che avevano assunto la denominazione di Bazar Equipe 84. Ma una simile attività non si improvvisa e quindi si dovette presto fare i conti con l'inesperienza. La casa milanese di via Bodoni 19, in stile liberty, e arredamento pop, dove componenti dell'Equipe 84 vivevano in «comunità», è stata chiusa. Anche la squadra «A. C. San Siro» costituita da Victor Sogliani, che giocava nel campionato giovanile, sarà probabilmente sciolta.

29 settembre è il titolo di una delle canzoni più famose del complesso modenese: proprio il 29 settembre una cena amichevole tra Maurizio, Alfio, Victor e Franco ha sanzionato la scomparsa dal mondo musicale dell'Equipe 84.

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