L'ANALISI
02 Settembre 2020 - 07:00
L'impegno in Corea è stato preso per rispondere alle decisioni dell’ONU e perchè i coreani hanno il diritto alla libertà - "Noi non vogliamo che il conflitto coreano degeneri in una guerra mondiale. Siamo fiduciosi che il popolo cinese non interverrà nella lotta. Nostro fine: la pace, non la conquista,,
(Per radio alla "Provincia,,)
WASHINGTON, 2 matt. — «È per la causa della libertà nel mondo che i soldati americani che combattono in Corea difendono la loro ragione di vita. Gli aggressori d'oggi non debbono rinnovare gli errori di Hitler e dei generati giapponesi di dieci anni or sono, immaginando che gli Stati Uniti non consacrerebbero la loro potenza economica alla disfatta di una aggressione».
La condanna reiterata della dottrina della guerra preventiva, l'appello allo spirito di sacrificio del popolo americano: questi sono i punti essenziali dell'allocuzione radiodiffusa dal Presidente Truman questa notte (ore 3 italiane), ed indirizzata a tutte le nazioni del mondo, senza eccezione per coloro che non si schierano con gli sforzi per la pace che compie l'America.
Nel corso di questa allocuzione, ritrasmessa da tutte le stazioni trasmittenti americane, il Presidente ha esposto i principi direttivi della politica degli Stati Uniti al riguardo dell'Asia in particolare e del mondo in generale.
Il presidente Truman dichiara solennemente che gli Stati Uniti desiderano la pace affinchè tutte le nazioni del mondo possano avere la possibilità di consacrare le loro energie a rendere la loro vita «più ricca e più fortunata».
«Invitiamo tutte le nazioni del mondo, senza eccezione, ad unirsi a noi in questa grande lotta» ha dichiarato il presidente. Per la prima volta nella storia «uomini di numerose nazioni combattono sotto un'unica bandiera perchè la legalità regni nel mondo».
All'inizio del suo discorso Truman aveva sottolineato che gli anni che precedettero la seconda guerra mondiale avevano insegnato alle nazioni libere che «la falsa pace dei dittatori era la strada sicura verso la guerra mondiale».
«È per questo che le Nazioni Unite, prosegue Truman, hanno preso la decisione storica di rispondere all'aggressione militare con la forza armata. Questa azione «è la nostra speranza migliore per realizzare la pace mondiale. Noi non possiamo sperare di conservare la nostra libertà se quella degli altri è minacciata». Truman sottolinea a questo punto che malgrado gli sforzi degli Stati Uniti e delle libere nazioni per la pace, l'Unione Sovietica e le nazioni da essa controllate non cessano di fare dello ostruzionismo a questi sforzi.
«L'URSS — ha dichiarato Truman — ha violato il più delle volte i suoi impegni di cooperazione internazionale. Ha distrutto l'indipendenza dei suoi vicini, ha messo sul piede di guerra forze armate che oltrepassano di molto le necessità della sua difesa. L'imperialismo comunista predica la pace, ma pratica l'aggressione».
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