La Lombardia guida l'ARA: strategia per la transizione dell'automotive europeo

MILANO - La Regione Lombardia rafforza il suo ruolo strategico nell'industria automobilistica europea con l'elezione di Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico, a presidente dell'Automotive Regions Alliance (ARA). La nomina è avvenuta durante la Conferenza annuale all'Autodromo di Monza, e Guidesi entrerà in carica il 1° gennaio 2025.

FONTANA: UNA LEADERSHIP PER IL BUONSENSO

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato l'importanza del risultato ottenuto: “La Lombardia rappresenta una filiera cruciale per l'Europa. Questa presidenza è frutto di un lavoro che mira a una transizione ecologica razionale, senza limitazioni arbitrarie come quelle legate esclusivamente all'elettrico”.

IL PERCORSO DI LOMBARDIA E ARA

Dal 2021 la Lombardia ha guidato il dibattito sulla neutralità tecnologica e la tutela dei posti di lavoro, partecipando attivamente alle assemblee ARA a Lipsia e Pamplona. Tra i risultati, uno studio scientifico sui carburanti rinnovabili, elaborato dal Cluster Lombardo della Mobilità.

"DICHIARAZIONE DI MONZA": L'IMPEGNO PER L'INDUSTRIA

Durante l'evento, è stata approvata una nuova dichiarazione incentrata sulla neutralità tecnologica, l'importanza della filiera automotive e la metodologia del ciclo di vita per valutare l'impatto ambientale dei veicoli. Tra le proposte, la libertà per i territori di scegliere tecnologie come elettrico, idrogeno o combustibili alternativi.

L'IMPATTO SULL'ECONOMIA EUROPEA

Le 36 regioni dell'Alleanza rappresentano il 34% del PIL europeo e 134 milioni di cittadini. Con un fatturato di oltre 40 miliardi di euro, l'Automotive lombardo è un pilastro per l'occupazione, con 100.000 lavoratori e oltre 30.000 imprese.

PORTARE PROPOSTE CONCRETE IN UE

Guidesi ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è interloquire con la nuova Commissione Europea per salvaguardare un settore vitale. Occorrono certezze per sostenere la competitività dell'Europa contro i competitori globali”.

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In provincia l’industria mostra un incremento congiunturale del +0,6% e l’artigianato del +0,4%. Crescono anche primo e secondo settore (+1,4% e +1,9%). In flessione il fatturato