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La Lombardia promuove i prodotti locali, approvata la legge sui Distretti del Cibo

Vitari: “Valorizzano la tipicità dei nostri prodotti e le produzioni enogastronomiche"

La Provincia Redazione

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30 Gennaio 2024 - 18:14

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MILANO - Promozione dei prodotti locali, contrasto allo spreco alimentare, riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni, salvaguardia del paesaggio rurale attraverso la permanenza di attività agricole: sono queste alcune delle finalità dei Distretti del Cibo, organismi al centro della legge approvata oggi dal Consiglio regionale all’unanimità.

“I Distretti del Cibo - ha detto il relatore, io cremasco Riccardo Vitari (Lega) - valorizzano la tipicità dei nostri prodotti e le nostre produzioni enogastronomiche, garantendo altresì la sicurezza alimentare, la diminuzione dell'impatto ambientale delle produzioni e la riduzione dello spreco alimentare. Altro loro scopo fondamentale è la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari. Il modello dei distretti del cibo è finalizzato, inoltre, a ridare slancio alle esperienze dei distretti rurali già presenti sul territorio nazionale, così come a incentivare la nascita di nuove realtà attraverso la possibilità di accedere a finanziamenti dedicati”.

I Distretti del Cibo, precisa la legge regionale, che integra la normativa nazionale, sono enti orientati alla “realizzazione di sistemi alimentari equi, sani e compatibili con l’ambiente nonché vantaggiosi per i consumatori e fonte di un equo guadagno per agricoltori e produttori”. Una norma particolare istituisce la Consulta regionale dei distretti del cibo, con il compito di formulare proposte per la promozione e la valorizzazione delle attività dei distretti. Della Consulta fanno parte, a titolo gratuito, l’assessore regionale, rappresentanti delle associazioni di categoria, tre consiglieri regionali, dieci rappresentanti dei distretti, un rappresentante Anci e un rappresentante della Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali. Nella norma finanziaria vengono previsti stanziamenti per 150mila euro per ciascun anno del triennio 2024-2026.

Nel corso del dibattito sono intervenuti il consigliere Matteo Piloni (Pd), che ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo e che ha definito i distretti “strumenti utilissimi per lo sviluppo del territorio”. Piloni ha anche illustrato alcuni ordini del giorno successivamente approvati dal consiglio. Giovanni Malanchini (Lega), proponente della legge, ha ricordato il percorso normativo sul tema, “iniziato nelle precedenti legislature e ora ulteriormente migliorato”. Ivan Rota e Claudia Carzeri (FI) hanno sottolineato l’importanza del lavoro di approfondimento avvenuto in Commissione. Sostegno pieno alla legge è stato dichiarato anche da Christian Garavaglia (FdI).L’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi è intervenuto per esprimere soddisfazione per il metodo di lavoro condiviso in Commissione e in Aula.

"La politica lombarda - commenta Beduschi - ha dato oggi un segnale di compattezza a favore del suo sistema agroalimentare, ancora più significativo in questo momento particolarmente delicato per il settore. Unirsi per le cose giuste, favorendo i Distretti e le particolarità territoriali, è uno stimolo per sostenere e valorizzare la vera sostenibilità dell'agricoltura, che non è solo ambientale ma anche economica e sociale".  

Con il testo approvato, la Regione finanzierà con 150mila euro all'anno fino al 2026 la costituzione di nuovi Distretti del cibo, con lo scopo di favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l'inclusione sociale, oltre all'impegno per la sicurezza alimentare, per la riduzione dello spreco e per una maggiore sostenibilità delle produzioni.

"Favorire la creazione di nuovi Distretti e rafforzare l'azione di quelli esistenti - prosegue Beduschi - è un atto politico che guarda con fiducia al settore primario, che rappresenta uno degli asset più importanti della nostra economia, con particolare riferimento anche alle piccole imprese che lavorano ogni giorno non solo per offrirci cibo, ma per presidiare e tutelare il territorio. Un ruolo - conclude l'assessore - troppo spesso sottovalutato da chi considera l'agricoltura un'attività marginale o addirittura dannosa, che la Lombardia invece difenderà e tutelerà sempre".

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