Piloni e Carra: «Chiediamo a Regione 5 milioni per aiutare i produttori di latte»

MILANO - «Come gruppo Pd, durante la prossima sessione di bilancio, presenteremo un emendamento per chiedere a Regione Lombardia 5 milioni di euro per il sostegno al credito dei produttori di latte». Lo fanno sapere i consiglieri regionali del Pd Marco Carra e Matteo Piloni, capodelegazione e segretario in commissione Agricoltura, dove ieri si è svolta un’audizione con l’assessore regionale Alessandro Beduschi, in merito all’esito del tavolo di confronto sul latte che si è svolto lo scorso 25 settembre.

«Audizione che abbiamo richiesto – spiegano i dem - perché, non potendo, in quanto opposizione, partecipare alle riunioni operative, vogliamo comunque essere aggiornati sugli sviluppi del confronto e poter dare anche il nostro contributo, superando i ragionamenti e passando alle azioni concrete. Dobbiamo dunque compiere uno sforzo e andare oltre al tavolo di confronto già in atto, come confermano i resoconti e i confronti avuti con fonti dirette di un settore che sta vivendo una oggettiva difficoltà, soprattutto a causa dell’aumento dei costi – sottolineano i consiglieri – anche perché non ci può essere sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica, soprattutto per un comparto che altrimenti non sarebbe in grado di reggere le condizioni che la grande distribuzione impone».

«A questo proposito, in previsione del bilancio regionale in discussione la prossima settimana, chiederemo uno sforzo comune e proporremo alla giunta lombarda di destinare risorse concrete per aiutare questi produttori a sostenere le difficoltà degli ultimi anni. Sono soluzioni che costano, certo, ma ci auguriamo che la nostra proposta possa essere presa in considerazione anche dalla maggioranza, poiché i destini del comparto interessano la nostra regione tutta e non certo soltanto le diverse forze politiche» concludono Carra e Piloni.

Dragaggio del Po, Piloni: «Finalmente le risorse che chiediamo da 5 anni»

Destinati dalla Regione 400 mila euro l'anno, per i prossimi due anni,che si aggiungono ai 150mila euro già previsti per ciascun anno e che portano la somma complessiva a 1.100.000 euro