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EMERGENZA IDRICA

Siccità: con il 30% d'acqua in più si tira un sospiro di sollievo, ma il bilancio resta in perdita

Ottimista l’assessore regionale Sertori: «Il deficit registra un trend di recupero ed è iniziata la stagione irrigua». Crotti: «Possiamo stare tranquilli? Dipende»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

11 Maggio 2023 - 18:59

La Madonna del Po e altre storie

il fiume Po

CREMONA - Il trenta percento di acqua in più permette di tirare un sospiro di sollievo, ma il bilancio resta in perdita e i campi restano secchi. La pioggia aiuta, insomma, eppure non salva. Lascia però il tempo di progettare. Ottimista l’assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica di Regione Lombardia Massimo Sertori: «Il deficit registra un trend di recupero ed è iniziata la stagione irrigua. Grazie alle ultime precipitazioni e alle manovre stabilite ed attuate durante i tavoli, siamo infatti passati dal -60% all’attuale -36%».

«All’appello – precisa l’assessore alla partita – manca ancora un miliardo di metri cubi di risorsa idrica rispetto alla media storica, ma l’anno scorso in questo periodo avevamo una disponibilità inferiore di quasi 500 milioni di metri cubi. La situazione rimane tuttavia attenzionata, pur tuttavia più alleggerita rispetto ai mesi precedenti. In questo momento tutti i laghi lombardi hanno recuperato altezza in modo sostanziale, con alcune differenze che vanno dal lago Maggiore, che ha raggiunto quasi il valore massimo, passando dal lago di Como il cui livello è di circa 80 cm in risalita, per arrivare ai dati del lago di Garda che ci consegnano una situazione in lento miglioramento».

Massimo Sertori


Le previsioni di Arpa Lombardia confermano ulteriori giorni di instabilità su tutta la Regione fino a lunedì. «Naturalmente resta alta la guardia – chiosa Sertori –, sia per la gestione quotidiana della risorsa idrica, a partire dai monitoraggi, sia nell’affrontare gli investimenti a medio lungo termine con il continuo e costante confronto con le parti interessate e con il governo, attraverso la cabina di regia coordinata dal ministro Salvini».


La situazione dei laghi lombardi, secondo gli ultimi dati Arpa, è la seguente: nel Lago Maggiore (fiume Ticino), il livello è salito a 122 cm con un riempimento del 92%, quindi ormai prossimo al livello massimo consentito; nel Lago di Como (fiume Adda), il livello è di circa 80 cm in risalita, con un riempimento del 71%; nel Lago d’Iseo ha (fiume Oglio), il livello è di circa 94 cm in risalita, con un riempimento dell’89%; Valli Brembana e Seriana (fiumi Brembo e Serio), permane una situazione critica dovuta alla scarsità dei volumi invasati nei serbatoi idroelettrici e la scarsa copertura nivale, con un deficit rispettivamente del 53% e 47%; a chiudere il Lago d’Idro (fiume Chiese), complessivamente il deficit è di circa 27% in miglioramento, mentre il Lago di Garda (fiume Mincio), sta lentamente incrementando il livello e garantisce le erogazioni a valle.

Riccardo Crotti


Anche dal presidente di Confagricoltura Lombardia, e Libera Associazione Agricoltori Cremonesi Riccardo Crotti, avvisaglie di ottimismo, pur ponderate e indirizzate verso una gestione più oculata: «Grazie alle prime piogge si è fatto sì che rivalga l’ottimismo, a fronte del pessimismo che ha indirizzato e condizionato gli ultimi periodi storici. Possiamo dunque stare tranquilli – si chiede il vertice della federazioni –? Dipende. Col Commissario dobbiamo intavolare una seria discussione sulle infrastrutture. Opere come la bacinizzazione del Po, per citare un esempio fra tanti, sono ormai irrimandabili. La siccità, questo deve passare come messaggio – chiosa Crotti –, è innanzitutto un problema sistemico e infrastrutturale, su cui è necessario agire con priorità assoluta».

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