L'ANALISI
24 Gennaio 2023 - 11:24
Il ministro Francesco Lollobrigida con il presidente di Confagricoltura Lombardia Riccardo Crotti alle Fiere Zootecniche internazionali di Cremona
ROMA - «Un bonus di sostegno alla spesa alimentare da 500 milioni di euro, lo abbiamo previsto nella Legge di stabilità e stiamo facendo una valutazione con Inps e i Comuni perché sia decente, non esaustivo per la povertà e la crisi economica che le famiglie stanno affrontando per un rialzo dei prezzi in corso per scelte non nostre, ma un sostegno concreto ai più deboli che è un segnale di attenzione». Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a margine di un incontro di Confagricoltura sull'agricoltura sociale. «Vogliamo attivare un processo virtuoso - ha aggiunto il ministro - con la distribuzione tutta, non solo la Gdo, che potrà attivare una scontistica a sostegno delle persone, non amo la parola consumatori». Parallalelamente, ha ricordato Lollobrigida, "eroghiamo col Terzo settore derrate alimentari di qualità tramite Agea e le organizzazioni di settore».
Sulla querelle aperta dall’Irlanda in sede Ue sull'etichettatura del vino "stiamo lavorando con Spagna e Francia a un documento comune, e a diversi incontri bilaterali. Vogliamo tessere una rete europea per valorizzare questo settore, rafforzare il sistema senza pagare sempre dazi e stigmatizzare un prodotto di cui l’Italia è leadre. Ho apprezzato molto il lavoro del collega Tajani ieri per un 'tavolo di ragionevolezza» col ministro irlandese, mentre io ho fatto a Berlino a titolo preventivo un incontro con la ministra canadese che mi ha escluso l’adozione di etichette allarmistiche. C'è un sistema che va difeso, e l’Italia si contrappone a scelte sbagliate». Lollobrigida ha proseguito: «Non mi convincono - ha osservato - due aspetti: evidenzia una debolezza del Parlamento europeo che si era espresso contro questo tipo di etichettatura mentre la Commissione Ue l’ha autorizzato. E non si distingue tra consumo moderato in un Paese che da tremila anni fa cultura del vino e gli eccessi. Tutti gli eccesi fanno male, persino quelli di acqua ma nessuno parla di etichette allarmistiche sull'acqua. La vicenda del vino è dunque un paradosso, si arriva a mettere in discussione anche le nozze di Cana come rischio di avvelenamento collettivo o quello che Hemingway chiamava segno di cività, per motivi commerciali». (ANSA)
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