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Grana Padano, il ministro Lollobrigida al confronto sul futuro

«No al Nutriscore, lotta senza quartiere alle contraffazioni e alle evocazioni». Le richieste dei vertici del Consorzio al numero uno dell'Agricoltura. Esigenze e timori condivisi

Andrea Gandolfi

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agandolfi@laprovinciacr.it

13 Gennaio 2023 - 20:54

Grana Padano, il ministro Lollobrigida al confronto sul futuro

Giuseppe Ambrosi, Attilio Zanetti, Francesco Lollobrigida, Renato Zaghini, Valter Giacomelli, Stefano Berni e Tiziano Fusar Poli durante l’incontro a Desenzano

DESENZANO DEL GARDA - «Un incontro utile e stimolante e un momento ulteriore per ribadire l’importanza, il valore e l’eccellenza del cibo Made in Italy»: così Renato Zaghini, presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, commenta la visita del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a Desenzano del Garda, presso la sede del Consorzio del prodotto DOP più consumato al mondo.


«Il Consorzio rappresenta il più grande player italiano del latte, che conta su 4.000 stalle iscritte, 142 caseifici attivi, 200 stagionatori e confezionatori e 50.000 persone coinvolte nel sistema che nel 2022 ha prodotto 5.212.103 forme. Ogni anno 2,7 milioni di tonnellate di latte sono trasformate in Grana Padano, ma sono 3,4 milioni le tonnellate di latte raccolte dai nostri caseifici, che oltre al Grana Padano producono, a seconda delle zone, altri formaggi DOP, sia molli che stagionati, mentre il Trentingrana fa parte della DOP Grana Padano», ha puntualizzato Zaghini. «Questa posizione ci rende portavoce delle preoccupazioni e delle esigenze che accomunano tutti i produttori delle DOP e delle IGP».


Tra le questioni sollevate dal Cda del Consorzio in occasione della visita del ministro c’è la richiesta di vigilare con attenzione e condivisione sulle nuove norme che regolamenteranno i prodotti DOP e IGP, in via di emanazione a Bruxelles e sulle quali si dovrà far sentire tutto il peso che deriva dall’indiscusso primato italiano nella DOP economy europea. I produttori di Grana Padano, inoltre, sono grati al governo per non aver abbassato la guardia sull’ingannevole sistema di etichettatura ‘Nutriscore’ e chiedono di continuare ad opporsi alla strumentale criminalizzazione del cibo di origine animale, alimentata dalle lobby dei produttori di alimenti sintetici.


«Ma servono anche norme precise e coraggiose nelle nostre attività di tutela e vigilanza contro le contraffazioni, e soprattutto contro le evocazioni, che numericamente e come impatto economico a nostro danno sono più rilevanti delle contraffazioni. Maggiore chiarezza delle norme, quindi, e un’organizzazione del Ministero più efficace - ha concluso Zaghini – mediante l’instaurazione di una direzione unica con competenze sulle DOP e le IGP, così da garantire un indirizzo operativo univoco ed evitare l’instaurarsi di diversità di vedute e interpretazioni tra uffici». All’incontro con il ministro Lollobrigida erano presenti i 27 Consiglieri del Cda del Consorzio e i componenti del Collegio sindacale. Il ministro Lollobrigida ha ringraziato i vertici del Consorzio Grana Padano per il contributo di idee e proposte, che saranno «base preziosa per il lavoro del Governo nei prossimi mesi a sostegno del settore».

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