L'ANALISI
18 Settembre 2015 - 10:47
Mi permetto di entrare nella polemica riguardo la raccolta differenziata entrata in vigore dal 1° luglio e in particolare modo per quanto attiene alla parte umida. Mi chiedo con quale logica si sia scelto di dotare gli appartamenti dei condomini di contenitori lillipuziani. Nonci si può permettere di consumare alimenti con scarti rilevanti perché praticamente dopo ogni pasto sono già pieni (scordatevi la fiorentina e la braciola, d’ora in poi insalatina scondita).
Per non parlare poi dei sacchetti dedicati che si ‘sciolgono’ troppo velocemente e sono privi di manici o fettucce per poterli legare una volta riempiti. Se ciò è stato fatto per ragioni di spazio mi sembra una scelta errata in quanto le vecchie ‘pattumiere’in casa ci stavano comodamente. Per fortuna mi sono dotato, portandoli a casa dalla vacanza da una località dove si fa la differenziata da tempo, di alcuni sacchetti per l’umido molto capienti, resistenti e pratici da legare (i nostri sono scarsi e da usare due alla volta affinché tengano). Ritengo che un più ampio periodo di sperimentazione acquisendo i pareri di una più vasta platea di utenti non avrebbe guastato. Ps: mi permetto altresì di consigliare dei bei sacchettoni di carta per la raccolta della medesima. Sono facili da inserire nel cassonetto e quando passano per il ritiro non rimangono residui in giro.
Gianluca Bardella
(Cremona)
Ha ragione. I sacchettini per l’umido sono davvero formato mini e poco resistenti. Un periodo di sperimentazione più lungo del nuovo sistema di raccolta —magari accompagnato dall’acquisizione di segnalazioni ‘sul campo’—avrebbe certamente limitato alcuni disagi.
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