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Giornate FAI Autunno 2025: tante aperture inedite

Per visitare luoghi poco noti e normalmente non aperti al pubblico

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02 Ottobre 2025 - 15:43

Giornate FAI Autunno 2025: tante aperture inedite
2025-10-11 08:00:00 2025-10-12 16:00:00 UTC Giornate FAI Autunno 2025: tante aperture inedite 26100 Cremona CR, Italia

Il weekend dell’11 e 12 ottobre 2025 tornano le Giornate FAI di Autunno per raccontare alcuni luoghi poco noti e normalmente non aperti al pubblico.

Si tratta di un’edizione con tante aperture inedite nella storia del FAI cittadino: a cominciare dalla nuova sede cremonese del Politecnico di Milano presso l’ex caserma Manfredini, il cui recupero è stato reso possibile grazie alla Fondazione Arvedi Buschini e a un protocollo di intesa sottoscritto tra l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile, il Politecnico di Milano, la Fondazione Politecnico, il Ministero dell’Interno, la Prefettura di Cremona, il Comune e la Provincia di Cremona.

Oltre al campus universitario, in occasione delle Giornate FAI, si potranno visitare due importanti edifici costruiti a Cremona tra gli anni Venti e Trenta del Novecento: il palazzo del Consorzio Agrario di Cremona in via Monteverdi, la cui storia si intreccia con quella del giornale "Il Regime Fascista", e la sede della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi in piazza del Comune, al cui interno si potranno ammirare alcuni interventi pittorici di grande pregio realizzati da Guido Bragadini.

A cura del Gruppo FAI Giovani di Cremona invece sarà l’apertura dell’Aeroporto del Migliaro, la cui sua storia nacque dalla passione di alcuni ex piloti provenienti dall’Aeronautica militare e da semplici appassionati che nel marzo 1957 davanti al notaio Venturini costituirono l’Aeroclub Cremona.

Tutte le aperture sono accessibili a tutti senza prenotazione: ai partecipanti verrà suggerito un contributo di partecipazione a partire da € 3,00 e la possibilità di iscriversi al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in modo da supportare la Fondazione nella gestione e nell’apertura al pubblico dei suoi beni.

Presso la sede del Politecnico, aperta a tutti, ci sarà una corsia di accesso preferenziale per gli iscritti FAI mentre le visite al palazzo della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi sono riservate agli iscritti FAI. Solo in quest’ultimo caso, per poter visitare il luogo sarà necessario essere in possesso della tessera in corso di validità o sottoscrivere l’iscrizione sul posto.

Le Giornate FAI di Autunno sono la manifestazione di punta del FAI e sono finalizzate a stimolare la collettività alla conoscenza del patrimonio culturale italiano (e della sua fragilità) e, attraverso la raccolta fondi, a chiedere il supporto di tutti in modo da proseguire la costante attività di tutela e valorizzazione che, dal 1975, ha consentito alla Fondazione di sottrarre al degrado luoghi importantissimi come il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento o il Bosco di San Francesco ad Assisi, consentendone la pubblica fruizione.

Per questa edizione si ringraziano:
Agenzia del Demanio, Comune di Cremona, Politecnico di Milano, Fondazione Politecnico di Milano, Consorzio Agrario di Cremona, Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, Aero Club Cremona, Protezione civile.

Per qualsiasi informazione scrivere a cremona@delegazionefai.fondoambiente.it 

INFORMAZIONI e ORARI DI APERTURA
PALAZZO DEL CONSORZIO AGRARIO
Cremona, via Monteverdi, 17
SABATO e DOMENICA: h 10:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:20)
 
AEROPORTO DI CREMONA – MIGLIARO
Cremona, via dell’Aeroporto
SABATO e DOMENICA: h 10:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:40)
Apertura a cura del Gruppo FAI Giovani di Cremona

SEDE POLITECNICO - EX CASERMA M. MANFREDINI
Cremona, via dei Bissolati, 34
SABATO e DOMENICA: h 10:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:45)
Ingresso prioritario per iscritti FAI

PALAZZO LIBERA ASSOCIAZIONE AGRICOLTORI CREMONESI
Cremona, piazza del Comune, 9
SABATO e DOMENICA: h 10:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:40)
Luogo riservato agli iscritti FAI (possibilità di iscriversi in loco)

BREVI INFORMAZIONI STORICHE SULLE APERTURE
PALAZZO DEL CONSORZIO AGRARIO
La costruzione dell'edificio avviene al volgere degli anni Trenta, quando il Comune di Cremona (maggio 1938) approva la demolizione dell'ex convento di Sant'Angelo e di alcuni edifici limitrofi per la costruzione della sede del giornale "Il Regime Fascista", appartenente alla casa editrice Cremona Nuova, fondata da Roberto Farinacci nel 1922.

La costruzione dell'edificio inizia nel settembre 1938, su progetto dell'ing. Nino Mori, e termina due anni più tardi (inaugurata nel maggio 1940 alla presenza di Galeazzo Ciano). Dopo un periodo di scarso uso il palazzo diventa sede del Consorzio Agrario Provinciale nell'ottobre 1960, che tuttora vi trova la sede direzionale e gli uffici.
L'edificio è caratterizzato da una articolazione planimetrica a C, con affacci su piazza Marconi, via Monteverdi e via Ala-Ponzone, si sviluppa su quattro e tre piani. Al piano terreno un ampio portico individua l'ingresso principale al complesso, mentre nella corte, la grandiosa sala che ospitava le rotative, con una copertura ad archi in cemento armato, è oggi adattata a supermercato. Gli spazi di rappresentanza presentano finiture di interessante fattura, mosaici in tessere e preziosi marmi. Ai piani superiori è ancora perfettamente conservato l'ufficio del Direttore, allora Roberto Farinacci ed oggi sede del presidente del Consorzio Agrario. L'ampio appartamento all'ultimo piano, con viste su piazza della Pace e piazza Marconi, apparteneva a Roberto Farinacci, di cui si conservano ancora le finiture.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Il bene è generalmente chiuso al pubblico, essendo sede di un consorzio di natura privata. Sarà possibile accedere agli spazi di rappresentanza, tra cui l'ufficio del Direttore, alla scala principale e a due ambienti della casa di Roberto Farinacci: egli infatti aveva racchiuso in un unico edificio gli spazi della vita privata e quelli del lavoro.

 
AEROPORTO DI CREMONA – MIGLIARO
L'aeroporto A. Stradivari di Cremona, noto come più comunemente come l’aeroporto del Migliaro, si trova alle porte della città, nel sobborgo denominato Migliaro, circondato da un tipico paesaggio agrario padano, composto da campi, rogge, fontanili, boschi, canali irrigui, filari, oltre a cascine e strutture fortificate di grande interesse (Breda de Bugni, Castello Soresina Vidoni, Mancapane...) e chiese (S. Maria Nascente al Migliaro, Castelverde...). A poca distanza dall'aeroporto è il Naviglio Civico che collega con una pista ciclabile Cremona a Casalbuttano ed fino al fiume Oglio.
Nel marzo 1957 fu istituita l'associazione Aero Club Cremona; tuttavia un lungo iter amministrativo impedì la celere costruzione di campo di volo; e solo nel gennaio 1962 l'Amministrazione Provinciale accendeva un mutuo per l'edificazione dell'aeroporto in zona Migliaro per la somma di 80 milioni di lire: nel successivo settembre si avviano gli sterri ma anche il cantiere presenta numerose difficoltà e, tra varianti e aumenti di spesa, i primi voli sulla pista si documentano nella primavera del 1965, sebbene l'avvio ufficiale delle attività è sancito con decreto interministeriale del 6 gennaio 1966. L'attività dell'aeroporto si è sviluppata negli anni coinvolgendo i voli privati, dando supporto alla Protezione Civile e alle Forze dell'ordine, ospitando le associazioni di paracadutismo.
L'aeroporto A. Stradivari è tra i più piccoli in Italia, la sua pista è tuttavia in grado di supportare numerose attività ludiche (voli leggeri, paracadutismo) ma anche quale supporto alle attività di pubblica utilità (p.es. Protezione civile).
L'impianto originario si componeva della pista, lunga appena 650 metri, di una torretta di controllo, del ristorante, officine e gli hangar per gli aeroplani con e senza motore. Negli anni tuttavia l'impianto si è reso insufficiente e ulteriori hangar e strutture di servizio sono stati costruiti all'interno dell'aeroporto, ivi inclusa una pista di prova per una nota azienda di pneumatici.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
La visita all'aeroporto permetterà di accedere agli spazi destinati al rimessaggio degli aeroplani, alla pista e alla torretta di controllo. Alcuni aerei saranno messi a disposizione e sarà possibile intravederne gli interni, con la strumentazione di viaggio e, tramite spiegazioni divulgative, conoscerne il funzionamento. Altresì sarà possibile vedere gli spazi destinati alla preparazione dei paracadutisti, con la preparazione e piegamento dei paracadute, la vestizione dei parà. Durante le visite nell'aeroporto saranno svolte le normali attività, sarà dunque possibile vedere gli aerei decollare ed atterrare, così come il lancio dei paracadutisti.

 
SEDE POLITECNICO - EX CASERMA M. MANFREDINI
La sede cremonese del Politecnico di Milano, ex caserma Manfredini, è situata nei pressi dell'antico ingresso alla città, dalla Porta Po, nell'estremo occidentale dell'antico centro storico. Si situa in un ampio isolato pianeggiante, lungo la via Bissolati, circoscritta e confinata dalle mura della caserma ottocentesca.
Le fonti riportano che nel XIV secolo l'area è occupata dal nobile palazzo del conte Covo. Nel 1407 il palazzo è acquisito dal referendario della città e successivamente trasformato in convento; la letteratura riporta che il convento è inaugurato nel 1494 e ampliato nel 1575 con la costruzione del grande chiostro e della più grande chiesa del convento dedicata alla SS. Annunciata. Con la soppressione degli ordini religiosi, nel 1798 il convento è trasformato dai francesi in caserma, e fino alla seconda metà del XX secolo l'area è oggetto di interventi di ristrutturazione, ampliamento e demolizione, fino alla sua chiusura nel 2011.
Il complesso si compone di un corpo antico, corrispondente al monastero femminile, tra le vie Bissolati e De Stauris, suddiviso in corti e chiostri, oltre a sparute tracce dell'antica chiesa. A seguito dell'adeguamento a caserma militare, il complesso si espande significativamente a nord e ovest, con numerosi edifici per camerate, uffici e servizi ad uso militare. Benché le finiture siano state ampliamente trasformate nel tempo, l'edificio conserva la struttura e la distribuzione del XIX secolo: si segnala, ad esempio, la presenza di volte in muratura di vario tipo (a croce, a vela, a botte ribassata), la scala principale e il ballatoio esterno in lastre lapidee sorrette da mensole. L'intervento di adeguamento a sede del Politecnico di Milano, terminato nell'estate del 2025, ha conservato gran parte delle strutture esistenti, aggiungendo moderni corpi di fabbrica per le aule didattiche sul lato ovest.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
A seguito della conclusione dell'imponente cantiere di restauro, finanziato dalla Fondazione Arvedi Buschini in collaborazione con il Politecnico di Milano, sarà possibile accedere in via esclusiva al complesso, agli ambienti dell'antico monastero, agli uffici militari e ai nuovi corpi di fabbrica destinati ad aule didattiche. L'occasione sarà propizia anche per conoscere e visitare i luoghi in cui si svolge la ricerca nei campi della Music and Acoustic Engineering (ingegneria acustica e musicale) e dell'Agricultural Engineering (ingegneria dell'agricoltura).

 
PALAZZO  LIBERA ASSOCIAZIONE AGRICOLTORI CREMONESI
Tra il 1926 e il 1927 nasce l’idea di costruire una sede per l'Unione Fascista degli Agricoltori a Cremona, scelta che assume un significato simbolico: il nuovo palazzo rappresenterà il potere agricolo accanto a quello religioso (Cattedrale) e laico (Palazzo Comunale). L’incarico del progetto viene assegnato all’ingegnere Nino Mori, vicino al gerarca fascista Roberto Farinacci. I lavori iniziano nel 1929 e terminano in due anni. Gli interventi artistici particolarmente significativi si concentrano nel salone del primo piano viene decorato dal pittore Guido Bragadini, incaricato di rappresentare l’agricoltura. Il suo primo affresco, con Virgilio tra i pastori, viene sostituito poco dopo la sua esecuzione con la rappresentazione del carroccio tra due guerrieri (ritratti di Farinacci e Mori), più in linea con la retorica fascista. Dopo la Liberazione del 1945, alcuni agricoltori non iscritti al Partito fascista fondano “La Libera”, una nuova associazione agricola, riconosciuta dalle autorità partigiane e alleate. La Libera riottiene il palazzo confiscato dal regime. A 80 anni dalla sua fondazione, l’associazione riesce a ritrovare e celebrare l’affresco originale di Virgilio, tranne per la parte centrale andata perduta.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Per gli iscritti al Fondo per l’Ambiente Italiano sarà possibile accedere in via esclusiva a questo luogo così significativo, apprezzando le decorazioni Bragadini e godendo della meravigliosa vista su Piazza del Comune.

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