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Ferraroni Mangimi compie 110 anni: «Qui, dove la differenza la fanno ancora le persone»

In occasione delle Fiere Zootecniche Internazionali, il patron Maurizio delinea emozioni, prospettive future e ricordi legati all'azienda di famiglia

La Provincia Redazione

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29 Novembre 2024 - 16:42

CREMONA - Nella cornice della 79ª edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, si celebra un evento importante: i 110 anni della Ferraroni Mangimi, una delle realtà del settore zootecnico più antiche e prestigiose del territorio. Il patron dell'azienda, Maurizio Ferraroni, racconta emozioni e prospettive in merito a questo significativo anniversario.

«È con grande felicità che festeggiamo i 110 anni di attività in occasione delle Fiere Zootecniche di Cremona - afferma Ferraroni -. Ci troviamo in un periodo particolarmente favorevole per l'intera zootecnia italiana. Dopo anni di sofferenza e duro lavoro, è doveroso esprimere un sentito ringraziamento ai nostri clienti e agli allevatori, che hanno saputo superare momenti difficili. Oggi possiamo godere dei frutti degli investimenti e dei sacrifici compiuti in passato. È un momento di gioia che riflette un clima positivo per l'intero settore».

Una una riflessione che abbraccia il passato, Ferraroni rievoca le origini dell'azienda: «La nostra storia risale a oltre 110 anni fa, quando il bisnonno Enrico fondò l'azienda. Ho un ricordo affettuoso di mio nonno Ettore, benché lo abbia perso quando avevo solo due anni. Conservo due immagini vivide di lui: una domestica e l'altra di quando mi portava il gelato, dietro cui vedevo delle imponenti colonne. Quando chiesi a mio padre il motivo per cui le ricordavo, mi disse che erano le colonne della Galleria XXV Aprile, luogo in cui una volta si teneva il mercato zootecnico e bovino, punto di incontro per tutti gli operatori del settore».

Guardando al futuro, Ferraroni delinea le prospettive di sviluppo per l'azienda: «Mio padre mi ha sempre insegnato a credere nella nostra impresa di famiglia e a investire continuamente. Questo significa investire non solo in macchinari, ma soprattutto nelle persone. La forza dell'azienda deriva dai nostri dipendenti, dal loro forte attaccamento alla maglia e dalla loro determinazione. Sono orgoglioso di guidare la Ferraroni e di avere al mio fianco il mio socio Enrico, mio fratello Ettore e mio cugino Ettore Carlo che tutti i giorni mi supportano, e soprattutto a tutti i dipendenti che ogni giorno dimostrano il loro attaccamento all'azienda. Ancora oggi, nonostante l’avanzare delle tecnologie come microchip, sensori e intelligenza artificiale, la vera differenza la fanno gli uomini».

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