È uno dei volti più noti dell’informazione televisiva: Stefano Tura racconta ogni giorno a milioni di italiani le vicende dalla Gran Bretagna, e prima di allora è stato cronista di nera e inviato di guerra in ex Jugoslavia, Afghanistan e Iraq. Ma Tura è anche uno scrittore di thriller, capace di indagare in aspetti oscuri della psiche umana, attraverso vicende cariche di pathos, violenza e vero e proprio terrore. Sette anni fa era uscita la sua ultima fatica, ‘Arriveranno i fiori del sangue’, ambientato appunto nella ex Jugoslavia, e ora il giornalista-scrittore torna con un romanzo che imprigiona il lettore in una cappa di tensione dalla prima all’ultima pagina: ‘Tu sei il prossimo’. Come già nei suoi precedenti libri, Tura prende le mosse proprio da quegli eventi che segue come giornalista per poi creare una vicenda immaginaria ma realistica che ha al centro il suo poliziotto poco ortodosso: Alvaro Gerace, che cerca i colpevoli con metodi non condivisi da colleghi e superiori, pagando con la marginalità il suo caparbio inseguimento della verità. Tura, che forse non a caso vive a pochi passi dalla casa dove Sir Arthur Conan Doyle faceva abitare Sherlock Holmes, sviluppa infatti ‘Tu sei il prossimo’ a partire da una bambina inglese che sparisce a Cesenatico, sulla riviera romagnola, una scomparsa che ricorda molto il celebre caso di Maddie McCann, la bimba che svanì nel nulla mentre i genitori erano a cena in un ristorante a pochi passi da casa, durante una vacanza in Portogallo, nel 2007. Da quel fatto di cronaca si snoda il giallo, che tocca fenomeni sempre visti in prima persona da Tura-cronista, come quello delle gang giovanili britanniche, un universo violento da cui fa spuntare un altro protagonista del libro, l’ispettore inglese ed ex membro di una gang di Manchester Peter McBride. La sua strada e quella di Gerace si incroceranno in modi inattesi, in un crescendo angosciante che rivelerà una realtà paurosa, sanguinosa, che ha coinvolto la piccola Leah Martins. «Agatha Christie sosteneva di preferire i suoi romanzi alla realtà, poiché la vita aveva una trama pessima», spiega lo scrittore. Ma nei romanzi di Tura dietro eventi ispirati dalla cronaca prende vita una trama che non solo è avvincente, ma è capace di prendere alla gola chi legge, senza pause, senza sconti, senza risparmiare neanche un’emozione forte. Patrizio Nissirio