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Appennino Festival: venerdì 6 il giornalista Paolo Rumiz a Vigolzone

Gigi Romani

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lromani@laprovinciadicremona.it

04 Settembre 2013 - 18:18

Appennino Festival: venerdì 6 il giornalista Paolo Rumiz a Vigolzone
Cantine Romagnoli di Vigolzone
Venerdì 6 settembre ore 21
Dall'Appennino al Grande Fiume: è questo il percorso compiuto dall'Appennino Festival ma anche da Paolo Rumiz, giornalista di “Repubblica” e scrittore che sarà ospite della kermesse venerdì 6 settembre alle 21 alle Cantine Romagnoli di Vigolzone. Per l'occasione Rumiz presenterà “Morimondo”, ultima fatica letteraria compilata al termine di un intenso e suggestivo viaggio lungo il Po e in mezzo alla sua gente, alla scoperta dei suoi misteri e delle sue storie: ad accompagnare il racconto del viaggio e dell'avventura editoriale che ha portato alla pubblicazione del volume saranno Maddalena Scagnelli al violino e Massimo Visalli alla chitarra, che si esibiranno in una gustosa silloge di brani tratti dal repertorio delle Quattro Province. Tornando invece a “Morimondo”, Rumiz traccia un racconto del Grande Fiume fatto “dall'interno”, non dalle rive e dalle sponde ma semmai solcando le sue acque, attraversando quel tunnel idrografico di settecento chilometri che dalle Alpi Cozie, ai piedi del Monviso, giunge fino al mare Adriatico: turbolento e insidioso nel tratto iniziale fino a Torino, placido e tranquillo nella pianura fra la Lombardia e l'Emilia, il “Pater Padus” omaggiato anche da Gianni Brera diventa nella narrazione di Rumiz qualcosa di più del Grande Fiume già noto ai greci con il nome di Eridano. Il Po, o meglio Po senza articolo, si trasforma in donna, voce femminile ammaliante, irruente e umile, silente fra le sue rive deserte. Rive che comunque fra loro presentano non poche difformità: dal Po visto in lontananza e considerato al pari di una cloaca nelle sponde lombarde a quello osservato e amato quotidianamente nella zona di Boretto e della Bassa emiliana, il Grande Fiume cessa di essere il fulcro delle polemiche, l'invalicabile frontiera acquea da attraversare con autostrade e ferrovie e diventa mito segreto, personaggio in grado di rivelare i suoi segreti solo a chi ha orecchie e occhi per intenderli. Paolo Rumiz li ha ed ecco allora che Po è donna e luogo delle straordinarie varietà umane, Eden misterioso e sospetto popolato da traghettatori mistici e leggendari pesci siluro, pirati romeni che vagano nella notte e flottiglie di zanzare.
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