www.rivieradelconero.info è il sito ufficiale dell'associazione turistica locale cui rivolgersi per informazioni, curiosità ed ulteriori dettagli (tel. 071/9332270). Il casello di Ancona Sud, lungo la A14 Adriatica, è l'uscita autostradale più comoda per raggiungere Poggio d'Ancona e Sirolo, da cui partono i sentieri proposti. A Sirolo ha sede l'Ente Parco che organizza escursioni guidate (www.parcodelconero.com, tel. 071/9331161)
Il corbezzolo, ‘kòmaros’ in greco antico, è all'origine del nome dell'unico rilievo che spezza la distesa sabbiosa che corre dalla laguna veneta fino al Gargano. E' il monte Conero, simbolo dell'Adriatico marchigiano, alto 572 metri sul livello del mare ed ideale teatro per una giornata dedicata alla mountain bike o al trekking. Angolo di quiete tra le frequentate spiagge di Numana, Portonovo e la città di Ancona, questo promontorio boscoso — dove al corbezzolo si affiancano tante altre essenze mediterranee— offre sentieri ombreggiati che si aprono in spettacolari punti panoramici. La montagna precipita nel mare con candide pareti rocciose alte centinaia di metri. Tra queste rupi si aprono piccole spiagge splendide quanto appartate. I due belvedere principali, ‘nord’ e ‘sud’, si raggiungono con impegno modesto a partire da Poggio di Ancona e da Sirolo. Il sentiero n.1 che unisce queste due località è detto «traversata del monte Conero» e consente un'esplorazione completa del promontorio oltre ad unire le numerose digressioni verso destinazioni meno frequentate.
Dalla località Poggio d'Ancona, a circa 200 metri di altitudine, si sale seguendo le indicazioni per il Belvedere Nord lungo un'ampia traccia sterrata, da queste parti chiamata ‘stradello’: il punto panoramico apre l'orizzonte verso la costa e la città di Ancona ma soprattutto sulla vicina Portonovo, con i suoi laghi di acqua salmastra, la settecentesca torre Clementina— voluta dal Papa Clemente XI per avvistare i pirati—ed il fortino napoleonico. Ad attirare lo sguardo è però lo «scoglio del Trave », una particolare formazione rocciosa che si allunga per oltre un chilometro nelle acque del mare. Sopra lo scoglio si trova l'abbandonato «casotto Fattorini», una sorta di palafitta che un tempo fungeva da ricovero per i pescatori. Proseguendo oltre si raggiunge l'ex convento dei Camaldolesi — uno dei punti più alti del monte — e si continua a camminare verso Sirolo fino a raggiungere il Belvedere Sud: vertiginosa la vista sulla spiaggia delle Due Sorelle, così chiamata per la presenza di due scogli gemelli dove s'infrangono le onde dell'Adriatico. La suggestiva spiaggia è raggiungibile solo via mare stante la pericolosità del sentiero che ha portato alla chiusura dello stesso. Volgendo lo sguardo a meridione la vista abbraccia la costa fino a Porto Recanati, la cittadina di Sirolo, vedetta sul mare, le colline dell'entroterra e, nelle giornate più limpide, anche i monti Sibillini. Non resta, dal Belvedere Sud, che la piacevole ed ancora più ‘selvaggia’ discesa verso Sirolo che si conclude proprio alle porte dell'abitato.