L'ANALISI
Rinviato il concerto a Gragnano Trebbiense
21 Giugno 2013 - 14:33
Si chiude con un omaggio alla tradizione popolare della musica del centro-sud d'Italia l'Appennino Festival: l'appuntamento è domenica 20 ottobre alle 15 a Pecorara Valtidone dove si esibirà il Trio dei Musicanti del Piccolo Borgo nell'ambito della “Festa del tartufo e dei prodotti di montagna”.
Ci saranno saltarelli e tarantelle, stornelli e ninnananne ad animare il borgo di Pecorara, in alta Val Tidone, domenica 20 ottobre: proprio per quella giornata infatti nel piccolo centro piacentino approderà il Trio dei Musicanti del Piccolo Borgo, che si esibirà nell'ambito dell'Appennino Festival. La rassegna di valorizzazione dei repertori musicali popolari delle Quattro Province e non solo giunge al termine e mette in calendario, come una sorta di suggestivo “happy end”, il concerto di un gruppo che vanta una lunga storia e quasi quarant'anni di attività: lo fa unendosi fra l'altro a uno degli appuntamenti più attesi della Val Tidone quale è la Festa del Tartufo e dei prodotti di montagna che ogni anno si svolge a Pecorara. Anche il 2013 dunque non fa eccezione: fin dalla mattina infatti i visitatori potranno gustare funghi e tartufi, ma anche tante altre specialità gastronomiche del territorio piacentino ai numerosi stand presenti, mentre nel pomeriggio inizieranno la musica e le danze grazie ai Musicanti del Piccolo Borgo. A esibirsi, per l'occasione, saranno Stefano Tartaglia, abile deus ex machina del piffero, Silvio Trotta che suona il mandolino, la chitarra battente e il violino e Mauro Bassano che suona l'organetto e la zampogna: a loro toccherà dunque mescolare i repertori popolari del centro e del sud del Paese con quelli delle Quattro Province. In realtà però il gruppo è più ampio e composto anche da Marika Spiezia alla voce, Franco Giusti alla chitarra, Alessandro Bruni al basso e Gian Michele Montanaro ai tamburelli.
Nati alla metà degli anni Settanta con l'obiettivo di riproporre le musiche tradizionali dell'Italia centro-meridionale, i Musicanti del Piccolo Borgo hanno svolto un'approfondita attività di ricerca soprattutto nel Lazio e nel Molise, raccogliendo sul campo saltarelli e tarantelle, canti religiosi e ninnananne, musiche da ballo e stornelli. A questo si è aggiunto anche uno studio rigoroso degli strumenti musicali tradizionali più strettamente legati al mondo agro-pastorale come il mandolino, la mandola, il mandoloncello, la chitarra, la chitarra battente, la chitarra basso, il piffero, la zampogna (a chiave e alla zoppa, surdulina), il flauto dritto, il violino, l'organetto (a due, quattro e otto bassi), le castagnette, le traccole, i tamburi e i tamburelli (campani, pugliesi e calabresi) ed il bufù (tamburo a frizione molisano).
Particolare, considerata la collocazione tosco-laziale dei componenti del gruppo, è la passione per uno strumento “nordico” come il piffero delle Quattro Province: l'abilità di Tartaglia e di Trotta nel padroneggiare lo strumento e la conoscenza del repertorio testimoniate dalla frequente partecipazione alle feste e ai raduni dedicati come la Curmà di Pinfri, ritrovo annuale di tutti i pifferai ne fanno due portatori della tradizione delle Quattro Province.
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