L'ANALISI
21 Febbraio 2013 - 17:49
traduzione Leo Muscato
con Roberto Abbati, Alessandro Averone, Maurizio Camilli
Andrea Capaldi, Cristina Cattellani, Andrea Coppone
Francesco Gabrielli, Francesca Lombardo, Michela Lucenti
Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Emanuela Serra
regia Leo Muscato
scrittura fisica Michela Lucenti
aiuto regia Laura Cleri
scene Federica Parolini
costumi Silvia Aymonino
ideazione e realizzazione video Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii
luci Luca Bronzo
assistente alla scrittura fisica Ambra Chiarello
assistente alla regia Giacomo Giuntini
produzione Fondazione Teatro Due
Lucy Prebble, classe 1981, è autrice di serie televisive di successo (Diario segreto di una squillo -The secret diary of a call girl) e di testi teatrali tradotti in molte lingue. La giovane drammaturga, affascinata dagli intrighi e dagli scandali, dal potere del denaro e del sesso, lucida e graffiante narratrice dei nostri tempi, approda ora in Italia, anticipata dalla sua fama televisiva, con un dramma forte e illuminante dedicato a una delle vicende che hanno maggiormente sconvolto il mondo, non solo quello finanziario, negli ultimi 10 anni.
Enron, mai rappresentato in Italia, debutterà al Teatro Due di Parma il 23 febbraio 2013 alle ore 21.00 (in replica fino al 3 marzo, sempre alle ore 21.00, la domenica ore 16.00, riposo il lunedì), riunendo di nuovo in scena l’Ensemble Attori di Teatro Due e gli attori-danzatori di Balletto Civile, in un vasto progetto scenico che incrocia teatro, musica e danza. Dopo Non si uccidono così anche i cavalli?, produzione tratta dall’omonimo romanzo di Horace McCoy reso celebre nel 1969 dal film di Pollack, Fondazione Teatro Due affronta ora un altro testo di successo e stretta attualità internazionale, con la scrittura fisica di Michela Lucenti e la direzione di Leo Muscato, regista dell’acclamato Tutto su mia madre, a sua volta tratto da un amatissimo film e apprezzato dai pubblici di tutta Italia nelle scorse stagioni.
Un testo che racconta di vicende clamorose d’oltreoceano, rappresentato in una città, Parma, che ha vissuto nella sua storia recente un episodio molto simile: il “caso Parmalat” ha molte attinenze con quello “Enron”, entrambi modelli di frode e di falsificazione finanziaria. Così sia Enron che Parmalat sono divenute ormai qualcosa di più di nomi di imprese rumorosamente fallite, che hanno gravemente danneggiato milioni di azionisti, migliaia di lavoratori e il sistema economico locale e mondiale: entrambe sono divenute simboli dei disastri ai quali può portare un capitalismo senza controlli e deregolamentato. La reazione del potere politico e giudiziario nei due paesi però è stata molto diversa, ed Enron è stata smantellata e divenuta, a differenza di Parmalat, un monito: paradigma di una crisi in cui il sogno dell’economia virtuale si è infranto nei primi anni 2000. Di questo parlerà in un incontro col pubblico a Teatro Due martedì 26 febbraio 2013 alle ore 17.30 Giulio Sapelli, autore del libro GIOCHI PROIBITI - Enron e Parmalat capitalismi a confronto (ed. Bruno Mondadori 2004).
Enron rappresenta una pratica, una mentalità e una strategia, adottate da persone, da uomini e donne con nomi e storie, biografie e relazioni precise, che hanno segnato il destino del mondo. Nomi, come quello del presidente Kennet Lee Lay e dell’amministratore delegato Jeffrey Skilling, corpi e relazioni che la Prebble ha riunito in un testo che ricostruisce, grazie a 4 anni di approfondite ricerche, i 10 anni di truffa sistematica perpetrata dai vertici della Enron. Corpi, menti e relazioni che hanno costituito la cosiddetta “corporate culture”, incarnazione dell’avidità capitalista, dell’euforia finanziaria, di un sistema dopato e corrotto, in ultima istanza fallimentare e insostenibile.
“Questi manager sono i Macbeth del mondo aziendale globale”, ha dichiarato Lucy Prebble, “e le conseguenze delle loro azioni, ora come un tempo, ricadono e distruggono il destino di migliaia d’individui. Sono il perfetto materiale della tragedia tradizionale”. I grandi archetipi della letteratura teatrale mondiale trovano in Enron una risonanza contemporanea e l’epica del potere si dispiega in scena in un vortice di eventi reali, realissimi, eppure folli nella loro evidente corsa verso la catastrofe. La città di Mahagonny, centro del denaro e della perdita di valori di un’intera società è qui un quartier generale in cui si tengono festini e riunioni, in cui s’incrociano interessi politici, economici e personali.
L’allestimento di Leo Muscato, regista (Premio della Critica 2007) la cui esperienza scenica è spesso orientata alla drammaturgia contemporanea, incontra la forza e la poesia del lavoro fisico di Michela Lucenti e del suo Balletto Civile (Premio della Critica 2012), dando vita a uno spettacolo che interpella le coscienze, seguendo la forte vocazione di Fondazione Teatro Due a trattare tematiche civili, ad affrontare le verità della storia, quelle scomode, quelle da non dimenticare (come ne L’Istruttoria, che dal 1984 porta in scena il processo ai gerarchi nazisti scritto da Peter Weiss, o in Nema Problema, che racconta della guerra nei Balcani, entrambi ripresi in stagione). Enron segue questo corso e da questa linfa trae slancio, con la matericità e l’oniricità degli incubi più reali, quelli che ti fanno svegliare al mattino con un sospiro di sollievo, perché per fortuna era solo un sogno, o forse no.
I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria di Teatro Due aperta, in B.go Salnitrara a Parma, da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.30, il sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle 17 alle 19.30. tel. 0521/230242, biglietteria@teatrodue.org. È possibile acquistare i biglietti on–line sul sito www.teatrodue.org. Il biglietto acquistato on line potrà essere stampato a casa e presentato direttamente all’ingresso in sala.
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