Certi incontri ti cambiano la vita

Il rincorrersi, in un «gioco a rimpiattino» con Antonio Tabucchi, diventato un «amico mai conosciuto personalmente». La non «reciproca simpatia» con Pier Paolo Pasolini. La grande amicizia con Stefano D’Arrigo, l’autore di ‘Horcynus Orca’, che finge con i giornalisti che la madre di Camilleri sia la sua. Incontri che sono stati «scintille» nella vita di Andrea Camilleri che ora, novantenne, li ha raccolti «disordinatamente» in ‘Certi momenti’. Ci sono personaggi famosi e persone comuni ma tutti hanno avuta lo stesso valore nel percorso del creatore di Montalbano. Tra coloro che hanno segnato soprattutto la giovinezza e l’adolescenza di Camilleri incontriamo così anche Antonio che in un caffè legge ‘La porta stretta’ di Andrè Gide noncurante di quello che accade intorno a lui». E poi Lucio, ammesso come attore all’Accademia nazionale d’Arte Drammatica, che durante lezioni private di regia con Camilleri, anche lui all’epoca allievo dell’Accademia, si fa scoprire mangiatore di mosche senza ali. Con loro anche il maresciallo di Campagna, il comandante Campanella, dato per disperso e salvato in una notte di burrasca dal padre di Camilleri, la coraggiosa ‘Sarduzza’ difesa con determinazione da un tenente tedesco e la prostituta per necessità ‘Foffa’, sola nella vita e negli affetti. E poi i silenzi di Primo Levi, la stravaganza di Gadda, la bravura di Salvo Randone.