L'ANALISI
Festival Organistico Internazionale 'Tarquinio Merula'
30 Ottobre 2015 - 13:53
Caporali
sabato 31 ottobre ore 21
San Bassano, chiesa di San Bassiano
Andrea Macinanti
organo Balbiani 1918
domenica 1 novembre ore 16,30
Cremona, Cattedrale
Fausto Caporali
organo Mascioni 1984
CREMONA – Doppio appuntamento con il Festival Organistico Internazionale “Tarquinio Merula”: sabato 31 ottobre alle 21 nella parrocchiale di San Bassano Andrea Macinanti rende omaggio alla musica della famiglia Bossi, mentre domenica 1 novembre alle 16.30 in duomo a Cremona Fausto Caporali è protagonista di un concerto imperniato sulla produzione di Olivier Messiaen. Entrambi gli appuntamenti del festival – organizzato dalla Scuola diocesana di musica sacra con il sostegno della Fondazione Arvedi-Buschini – sono a ingresso gratuito.
Macinanti sui tasti dell'organo Balbiani 1918 della chiesa di intitolata a San Bassiano si confronta con un repertorio da lui stesso riscoperto e valorizzato: ormai da tempo, infatti, il docente di Organo al Conservatorio di Bologna ha indirizzato le proprie ricerche sull'opera dei Bossi, dinastia di organisti la cui vicenda ruota proprio attorno a San Bassano. Qui nacque, nel 1834, Pietro Bossi, che ereditò il talento musicale dal nonno (omonimo) pizzighettonese. Non solo: Pietro Bossi fu "padre di eminenti organisti e compositori, che grande peso ebbero nella vita musicale italiana ed internazionale del loro tempo", come scrive Marco Ruggeri nella ricostruzione della biografia familiare. Elemento di punta fu Marco Enrico, che a soli vent’anni venne nominato maestro di cappella del duomo di Como e per un lustro fu docente di Organo e Armonia al conservatorio di Napoli. Nel 1895 divenne direttore prima del liceo musicale di Venezia e poi di quello di Bologna; dal 1916 al 1922 fu pure direttore del liceo musicale Santa Cecilia di Roma. Concertista e compositore di fama internazionale, morì in nave il 20 febbraio 1925 durante il ritorno da New York. Fu il maggiore organista italiano del suo tempo e uno dei più affermati concertisti d’organo nel panorama internazionale. Proprio in questo periodo Macinanti è impegnato nella registrazione dell'opera omnia organistica di Marco Enrico Bossi per l'etichetta discografica Tactus.
Domani pomeriggio, invece, il titolare del grande organo della cattedrale di Cremona si siede davanti al 'suo' Mascioni per far risuonate le grandiose melodie di Olivier Messiaen, considerato il più grande organista del Novecento. Le banquet céleste, Les corps glorieux e Apparition de l'église éternelle sono le composizioni scelte da Caporali: opere 'monumentali', perfettamente in linea con l'atmosfera solenne che il giorno dedicato ai defunti richiede. In coda, l'organista (anche titolare della Cattedra di Organo complementare e Canto gregoriano presso il Conservatorio di Torino) eseguirà il celebre Final dalla Sinfonia n. 6 op. 59 di Louis Vierne, realizzando un vero e proprio tributo al Novecento storico francese. L'organo Mascioni della cattedrale di Cremona è baricentro del Festival Merula anche quest’anno: in occasione del tradizionale Concerto di Sant’Omobono, domenica 8 novembre alle 21, sarà Roberto Marini a dare fiato allo strumento che non è esagerato annoverare tra i più importanti d’Italia, se non d’Europa, specie ora che sono state ripristinate le canne di facciata da 24 piedi (circa 8 metri d’altezza).
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