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Mamiano di Traversetolo (PR)

"Van Gogh nella Villa dei Capolavori" Dal 25 settembre all'8 dicembre

Gigi Romani

Email:

lromani@laprovinciadicremona.it

22 Settembre 2015 - 17:31

"Van Gogh nella Villa dei Capolavori" Dal 25 settembre all'8 dicembre

Mamiano
Traversetolo (PR)
via Fondazione Magnani Rocca 4

Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) - sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso, aperto lunedì 7 dicembre. Ingresso: € 9,00 - € 5,00 per le scolaresche.

Con lo stesso biglietto è possibile visitare anche la mostra 'Giacomo Balla Astrattista Futurista' e la Collezione permanente.
Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 infomagnanirocca@.it www.magnanirocca.it
Il martedì ore 15.30 e la domenica ore 16, Van Gogh e Balla con guida specializzata; non occorre prenotare, basta presentarsi alla biglietteria; costo € 12,00 (ingresso e guida).
Ristorante e Caffetteria nella corte del museo tel. 0521 848135

Nasce dal prestigioso rapporto di collaborazione tra la National Gallery di Londra e la Fondazione Magnani Rocca questo evento unico che, per la prima volta in Italia, permette di ammirare nella Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo (Parma) una delle icone della Storia dell'Arte mondiale: La sedia di Van Gogh (1888). Il celebre ed enigmatico quadro di Vincent Van Gogh viene esposto al pubblico dal 25 settembre all'8 dicembre 2015.
Questa è l'unica occasione per vedere l'opera nel nostro Paese al di fuori della sua sede storica.

La sedia, autoritratto di un desiderio
Lo splendido dipinto - eseguito durante il soggiorno del pittore ad Arles, quando egli intendeva creare una comunità di artisti nella celeberrima 'Casa gialla' di place Lamartine - venne concepito insieme a un altro, La sedia di Gauguin (1888). È infatti proprio attraverso il rapporto con Gauguin che si comprende l'assenza/presenza della vagheggiata collaborazione tra i due artisti, fortemente idealizzata, di fatto durata solo nove settimane e che trova nel motivo della sedia l'emblema di un desiderio artistico travagliato, un autoritratto a tutti gli effetti, che racchiude un'enigmaticità che prelude ai drammatici eventi successivi, fino alla tragica morte di Van Gogh. Si manifestano in questo modo la dichiarazione di umiltà e l'introduzione alla vita più intima del pittore già proposte nel dipinto La stanza di Vincent ad Arles (1888), con la stessa sedia inserita come una firma personale, e quelle che l'artista chiamava dècorations ad abbellire le pareti del suo rifugio privato. La ricerca di un ideale domestico ordinato che rispondesse ai desideri dell'artista, ma di fatto non certo alle sue inclinazioni, trova oggi una speciale presentazione nella Villa sede della Fondazione, il cui proprietario Luigi Magnani aveva saputo, all'opposto, con grande ordine, valorizzarne gli ambienti con opere di fine gusto estetico e grande rilievo artistico.

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