Lilith and The Sinnersaints firmano la loro ‘Revoluce ’

La rivoluzione secondo Lilith and The Sinnersaints. La band di Tony Face e Lilith-Rita Oberti è tornata in studio e pubblicherà il terzo album della formazione nata dai due nomi storici dei Not Moving. A firmare lo splendido Revoluce, magnifica testimonianza di una band che a dispetto del tempo che passa non smette di fare ottimo rock, c’è anche Christan CJ Cobos, bassista cremonese stabilmente nella line-up del gruppo emiliano da tre anni ma noto anche come uomo delle quattro corde nei cremonesi Jojo in the Stars. «Dopo l’esordio del 2012 coi Sinnersaints sono passati ben 48 concerti. Ho certamente più confidenza, l’emozione delle prime volte è stata messa da parte ma oggi continuo a essere travolto dalle piccole e grandi situazioni che derivano dal far parte dei Sinnersaints. Per esempio condividere il palco con Marino Severini dei Gang, o conoscere il batterista dei Mescaleros (la band che accompagnò Joe Strummer negli ultimi anni di carriera, ndr)». Christian ha avuto carta bianca sulle linee di basso che accompagnano la voce roca e passionale di Rita, contribuendo in modo sostanziale a un album destinato a entusiasmare e per la prima volta interamente cantato in italiano e nel dialetto emiliano-ligure di Centenaro, paese natìo di Lilith, nell’Alta Valnure tra Piacenza e Genova. Non è l’unica novità, visto l’aggiunta del flauto di Sabina Vercesi al resto della band. «I Sinnersaints sono persone che si guardano indietro ma vivono il presente, nello spirito sono più ragazzi dei ragazzi di oggi — spiega il bassista cremonese —. Mi vedo come loro, nel futuro. Una sorta di identificazione a distanza». (lm)