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‘Viaggio’ nella sanità tra autobiografia e invenzione

Stavolta il giallo di Ervas è l’errore fatale di un medico

Uno studente di medicina il suo ex prof di Scienze (proprio come l’autore) e la Tnt, tre donne toste alla conquista della verità

Gigi Romani

Email:

lromani@laprovinciadicremona.it

02 Marzo 2015 - 18:30

Stavolta il giallo di Ervas è l’errore fatale di un medico

Fulvio Ervas
‘Tu non tacere’
Marcos y Marcos
352 pagine, € 18

opo lo straordinario successo di ‘Se ti abbraccio non aver paura’, Fulvio Ervas abbandona per un attimo le vicende del suo ispettore Stucky per prestare di nuovo la sua penna all’intenso racconto di una storia vera. ‘Tu non tacere’ è la vicenda di Lorenzo, studente di medicina che la vita mette di fronte ad un evento improvviso: il padre, Paolo, subisce un incidente stradale. Gli esiti di quell’incidente costringono l’uomo a una grave invalidità. Ma Lorenzo, filtrando ricordi, testimonianza, intuizioni, si mette in testa il tarlo che qualcosa non ha funzionato nel soccorso del padre. Che i medici qualcosa possono aver sbagliato. Lo studente di medicina si trova così ad affrontare un dilemma, ad indagare il confine tra il salvare una vita e il non salvarla affatto. Trascina, in questa ricerca della verità, il suo ex professore di Scienze. La sua sete di chiarezza tocca nel cuore il vecchio prof del liceo, paladino del corpo umano e della fotosintesi clorofilliana. Insieme, affidano il caso alla ‘TNT’: tre donne toste, Tosca, Norma e Tina, che del diritto alla salute sono sceriffe, contabili e poetesse. Tutti insieme, passo dopo passo, conquisteranno il giorno della verità. Una storia che racconta di corpo, salute, relazioni, affetti; racconta i cambiamenti che accadono in una costellazione familiare quando accadono eventi travolgenti; quali strategie di risposta hanno i figli, una moglie, i parenti, gli amici. La storia è anche una sorta di punto di osservazione piantato in quel complesso, e affascinante, territorio che è il ‘sistema sanità’. Un macrosistema grandi aziende ospedaliere, investimenti economici, ricerca scientifica e medica, industrie farmaceutiche, compagnie assicurative) entro cui nuotano tutti i piccoli sistemi individuali, con il loro bisogno di cura, con le loro paure. Il grandissimo e il piccolissimo. Gli scrittori cercano storie e le storie cercano gli scrittori. Dove avvenga l’incontro, è un mistero. ‘Tu non tacere’ racconta di accadimenti reali (la storia di Lorenzo è ispirata ad un fatto accaduto, ma l’incontro tra storie e scrittore, in questo caso, è la vita stessa. L’autore, mentre subiva la fascinazione del tema salute-sanità e cercava storie che potessero raccontarlo, ha vissuto direttamente esperienze simili. Mentre scriveva di altri, scriveva di se stesso. Spiega Ervas: «Quando il romanzo si trasferisce nella vita, quando l’autore diventa in parte personaggio, si crea quella misteriosa miscela in cui la parola scritta non viene scovata nel vocabolario, ma deriva dalle emozioni vissute. E’ una trasfusione, non un esercizio narrativo». Lorenzo, il protagonista, arriverà a scovare la verità, a comprendere perché al padre è successo quel che è successo. E crescerà, assimilando un’esperienza di conoscenza e responsabilità. «In un mondo che non lascia spazio ai giovani, Lorenzo, — sottolnea Ervas, non dimenticando mai che nella sua vita oltre che scrittore è insegnante e, in quanto tale, conosce i sogni dei nostri ragazzi e, quando può, li asseconda — che sa perfettamente quanto crescere sia complicato, si è alzato in piedi, si è posto delle domande, ha cercato risposte che lo potranno guidare, a testa alta, nella professione che ha scelto. Perché Lorenzo diventerà un bravo medico».

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