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Un tè in biblioteca

"Ebrei a Cremona: 1946-1948" Sabato conferenza a Cremona

Dal ’46 al ’48 migliaia di profughi ebrei ospitati nei monasteri

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

21 Gennaio 2015 - 14:01

"Ebrei a Cremona: 1946-1948" Sabato conferenza a Cremona

Cremona - Biblioteca del Seminario (via Milano), ore 16

CREMONA — La conferenza Ebrei a Cremona: 1946-1948 Displaced Place in Cremona a cura di Angelo Garioni, studioso di storia locale earchitetto, permetterà di conoscere una vicenda poco nota della storia cremonese. L’appunta è per sabato 24 gennaio alle 16 presso la biblioteca del Seminario (via Milano). L’incontro aprirà il ciclo Un tè in biblioteca. Garioni parlerà della storia di migliaia di persone, generalmente giovanissimi, che hanno trovato dal dopoguerra, in città una rifugio sicuro. Erano ebrei, profughi provenienti dall’est Europa, sopravvissuti prima alla persecuzione sovietica, poi a quellanazi-fascista. Qualcheanziano, alcuni adulti e tanti ragazzi, successivamente alla caduta di Berlino, si riversarono dalla zona sovietica dapprima in Austria e con qualche difficoltà in Italia. Attraversarono i valichi alpini di notte a piccoli gruppi, osteggiati dalle truppe d’oc cupazione inglesi ma aiutati da francesi, americani e dalla Brigata Israelitica. Giunsero aMerano e infine a Milano dove vennero accolti, rifocillati, curati e accompagnati nei Displaced Persons Camp, campi profughi dove, seppur in precarie condizioni, si prepararono ad intraprendere un nuovo cammino, una nuova vita: migrare verso Eretz Israel, la patria dei loro avi oppure tentare il viaggio in l’America, la terra della libertà. Furono supportati da varieagenzie internazionali, quali l’Unr ra (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) e alcune associazioni giudaiche americane, fra le quali ricordiamo l’Yivo (istituto di ricerca ebraica fondato nel 1925 e ancora oggi esistente). A Cremona furono accolti nel parco dei Monasteri, presso il complesso di Caserma Pagliari, in particolare in nell’ex monastero del Corpus Domini in via Santa Chiara Novella. Diverse furono le infrastrutture approntate per il funzionamento del campo: oltre alle camere, alle cucine e ai bagni in comune, anche una sinagoga, vari laboratori, circoli culturali-sportivi e un teatro. Nel campo circolarono una specifica moneta e un giornale. Sulla stampa locale, gli ospiti furono descritti come rispettosi della città esempregrati. L’incontro è abbinato ad una successiva visita ai luoghi legati alla seconda guerra mondiale, in programma giovedì 29 alle 16.

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