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«Notte dei senza fissa dimora»

Caritas: venerdì 17 la castagnata della solidarietà

Betty Faustinelli

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15 Ottobre 2014 - 12:03

Caritas: venerdì 17 la castagnata della solidarietà

Cremona - Casa dell’Accoglienza, dalle 20.30

Venerdì 17 ottobre, in occasione della «Giornata Internazionale per l’eliminazione della povertà» riconosciuta dall’Onu fin dal 1992 si celebrerà la «Notte dei senza fissa dimora» con eventi promossi in tutta Italia. Presso la Casa dell’Accoglienza, a partire dalle 20.30, la Caritas cremonese organizza una serata di riflessione e di festa allietata da una simpatica castagnata. «Obiettivo di questo appuntamento - spiega il direttore don Antonio Pezzetti - è informare l’opinione pubblica sulle tante situazioni di povertà e di marginalità presenti sul territorio. La crisi economica stacontinuando amietere vittime, anche fra le famiglie italiane: c’è chi hapersoil lavoro oèin cassa integrazione e non riesce ad arrivare alla fine del mese. Pagare affitti, utenze, spese mediche o scolastiche per molti è un gravissimo problema. In secondoluogo questa iniziativa miraa coinvolgere le autorità locali e quanti hanno delle responsabilità sociali perchè si affronti con sempre maggior impegno l’emergenza, creando sinergia sul territorio. Infine è nostra desiderio far interagire i cremonesi con quanti vivono nelle nostre strutture di accoglienza: il dialogo e il confronto sono dimensioni importanti per vincere pregiudizi o ritrosie». Durante la serata, alla quale sono stati invitati gli amministratori locali, don Antonio Pezzetti offrirà una breve riflessione e darà ufficialmente il via alle attività del Rifugio notturno che garantirà per tutto l’inverno un pastocaldo e un letto a quanti vivono situazioni marginalità. «Nonostante il nostro grande impegno a favore dei profughi - spiega don Pezzetti - non vogliamo lasciar cadere anche questa iniziativa che si rivolge ai cosiddetti poveri “cronici”, ma anche a tante vittime dell’attuale congiuntura economica. Purtroppo ci sono anche molti italiani che dopo aver perso il posto di lavoro o a fronte di una separazione matrimoniale si sono lasciati andare e hanno iniziato a vivere da vagabondi ». Il Rifugio notturno, con i suoi venti posti, apre i battenti ogni giorno alle 18.30, con l’accoglienza degli ospiti sino alle 22.30. Vi è la possibilità di cenare, lavarsi e cambiarsi; almattino, alle 7.30 si può fare colazione, dopodiché la struttura deve essere lasciata per il normale riassetto degli ambienti. Accanto gli operatori Caritas che assicurano una vigilanza costante c’è anche un piccolo gruppo di volontari: «Una decina di persone- continua don Pezzetti -che si alternano la notte per assistere queste persone non solo dal punto di vista pratico, ma anche umano».

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