CREMONA — Si scrive Panc ma si legge Punk. Anche se suona puramente jazz: il trio formato da Pasquale Mirra (vibrafono, balafon e percussioni), Antonio Borghini (contrabbasso & basso elettrico) e Cristiano Calcagnile (batteria e percussioni) trasfonde l’eleganza di partiture raffinate nell’atmosfera festaiola di una notte in osteria. L’appuntamento — non a caso — è per domenica sera alle 21.30 da Quinto (ingresso libero). La frequentazione fra Mirra, Borghini e Calcagnile è di lunga data: fra le collaborazioni allacciate con innumerevoli musicisti e la militanza nei ranghi del Collettivo Bassesfere, è nata l’idea di dar vita ad un nuovo, originale e imprevedibile progetto. Forti di un feeling — professionale e umano — collaudatissimo, i tre sono pronti ad occupare la scena per condividere col pubblico una «sorpresa reciproca», come si legge nelle note di presentazione del trio. A fotografare i confini oscillanti di una nottata tutta da inventare e da costruire. Rigorosamente jazz. Sbrigliatamente punk. Pardon: Panc. Mirra è strumentista e compositore tra i più attivi del jazz italiano ed internazionale: va menzionato, in particolare, il suo sodalizio con Hamid Drake. Calcagnile, invece, ha messo in fila collaborazioni con artisti del calibro di Anthony Braxton, Ares Tavolazzi, Massimo Pupillo e Zu con Mats Gustaffson, Damo Suzuky, Eugenio Finardi, Paolo Fresu... Anche gli indie rocker lo ricordano per la presenza nella band di Vasco Brondi alias Le luci della centrale elettrica.